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Donne. Furlan: “Dati violenza impressionanti. Serve mobilitazione e diffondere cultura del rispetto della persona”

Pubblicato il 23 Nov, 2019

Roma 23 novembre 2019 – “Sono tantissime le iniziative e le manifestazioni in tante citta’ italiane in questi giorni a cui partecipa la Cisl contro tutte le forme di violenza, intimidazione e discriminazione nei confronti delle donne. E’ giusto mobilitarsi”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “In Italia le donne che hanno subito violenza almeno una volta nella vita sono oltre 6 milioni. Rappresentano in numero la somma della popolazione di Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo messe insieme, di cui la maggior parte consumate tra le mura domestiche e che, in molti casi, sono state vissute in presenza di bambini e bambine. Sono dati davvero impressionanti. Un dramma nel dramma” .

Per la Furlan non bastano gli slogan o la fredda denuncia. “Anche il sindacato può fare molto attraverso la contrattazione per prevenire le forme di discriminazione sessuale e tutelare la donna in ogni ambito della vita civile. Abbiamo fatto tanti accordi in questi anni,per supportare le vittime di violenza e di molestie nei posti di lavoro. Bisogna far applicare questi accordi in modo da tutelare la dignità delle donne, la loro autonomia decisionale, accompagnarle a ricostruire la loro vita.” Per la leader della Cisl occorre, soprattutto, ripartire dalla cultura, dai processi educativi, fin dalla primissima infanzia. “Il principio della parità e del rispetto tra uomini e donne deve essere trasmesso ed inculcato fin dall’adolescenza, con la dovuta formazione. Questa è la strada giusta ed una battaglia che vede la Cisl in prima fila ed alla quale non faremo mai mancare il contributo del sindacato. Serve un piano straordinario per l’occupazione femminile, cosi come restiamo in attesa dell’approvazione dei decreti attuativi che rendano effettivamente operativa la legge a tutela dei minori orfani di femminicidio e la ratifica della Convenzione e Raccomandazione ILO contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro in tutto il mondo, sostenuta con forza dal sindacato a livello internazionale e che rappresenta, se concretamente applicata, un traguardo di civiltà per tutti.  Dobbiamo vincere questa sfida con l’impegno delle istituzioni, delle espressioni della società civile, di tutti i cittadini, attraverso un lavoro comune che renda tutti responsabili e protagonisti. Per non lasciare che la violenza spenga il sorriso di tante donne”.

 

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