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Governo: Furlan: “Il paese è in emergenza. Ai partiti dico fate presto a risolvere la crisi”

Pubblicato il 31 Gen, 2021

31 gennaio 2021 – “Stimo il Presidente della Camera Fico che ha dimostrato più volte attenzione ai problemi del lavoro. Ma noi chiediamo solo che sia faccia presto. Occorre una scelta di responsabilità. Il paese non può aspettare i tempi lunghi ed i soliti teatrini della politica”. È quanto sottolinea oggi in una intervista al quitifiano “Il Mattino” la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Ha fatto bene il Presidente Mattarella a lanciare l’allarme sulle tre emergenze del paese: sanitaria, sociale ed economica. Milioni di lavoratori e di famiglie italiane hanno bisogno di risposte urgenti e concrete. I partiti hanno il dovere di trovare rapidamente una soluzione alla crisi politica. Devono tornare alla realtà e pensare alla vere priorità del paese”, aggiunge la leader Cisl. “Si sta avvicinando la scadenza di fine marzo quando scadrà il blocco dei licenziamenti. E’ una polveriera che può trasformarsi davvero in un incubo per centinaia di migliaia di lavoratori. In questa crisi mi pare che si siano dimenticati dei bisogni reali delle persone. Noi pensiamo che purtroppo non ci siano oggi dei settori produttivi indenni dalle conseguenze della pandemia: industria, commercio, ristorazione, turismo, servizi. E’ una situazione drammatica. Abbiamo perso già oltre 600 mila posti di lavoro in un anno. Siamo gia’ a più di 4 miliardi di ore di cassa integrazione, quattro volte in più degli anni peggiori della crisi economica. Non possiamo abbandonare i lavoratori e le famiglie in questo momento così difficile”. La leader Cisl aggiunge che “occorrono immediati provvedimenti di Governo perché il paese non può essere lasciato in balia degli eventi in un momento così decisivo per la sua sorte. Per questo come sindacato noi chiediamo che la crisi trovi una soluzione rapida. C’è una campagna vaccinale che deve essere portata avanti senza ritardi per tutti i cittadini e nei luoghi di lavoro. Bisogna avviare un confronto vero tra Governo e parti sociali sui ristori e su come riformare gli ammortizzatori sociali estendendoli a chi oggi è senza tutele. E bisogna varare una vera riforma delle politiche attive del lavoro con investimenti adeguati. Se ne parla da anni, ma siamo ancora all’anno zero”. Sul Recovery Plan la Furlan sottolinea che il piano del Governo è stato migliorato nella destinazione delle risorse e negli obiettivi da raggiungere. “Ma ha ancora delle lacune evidenti, a causa anche della mancanza di un confronto e di un “patto “ con le forze sociali. Le riforme appaiono solo nei titoli, ma non si intravede il percorso su come realizzarle. Parliamo della riforma del fisco, della pubblica amministrazione, della sanità pubblica, della giustizia, degli ammortizzatori e delle politiche attive. In Italia ci sono 350 mila precari nella pubblica amministrazione. Vogliamo stabilizzare queste persone o vogliamo ancora far finta di niente? E poi non si intravede un vero disegno di politica industriale. Non possiamo lasciare tutto alle logiche di mercato. Non vogliamo altri casi come quello dell’Ilva di Taranto o della Whirhpool dove le imprese hanno usufruito degli aiuti pubblici e poi non hanno rispettato gli accordi”. Sul tema della Governance” dl piano del Governo, Furlan aggiunge: “Noi vogliamo monitorare l’attuazione dei progetti, in modo da poter valutare e correggere passo passo le cose che non funzionano. La Governance condivisa tra le istituzioni e le parti sociali deve servire a controllare l’andamento degli investimenti e soprattutto il rispetto dei tempi. Questa e’ la concertazione. Bisogna poi rendere stabile e sicuro il lavoro delle persone, far rispettare i contratti e le procedure di legalità. Stiamo parlando di trecento dieci miliardi di euro, se si aggiungono i fondi strutturali, da spendere in tre anni. Ci giochiamo tutto con le quelle risorse”.

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