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Inail. Colombini: “Livello inaccettabile morti nei luoghi di lavoro”

“Dal quadro che emerge dai dati diffusi dall’INAIL, in riferimento agli eventi infortunistici e alle malattie professionali verificatesi nel 2021, si registra un livello inaccettabile di 1221 persone morte nei luoghi di lavoro”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini.

“Il confronto con i dati dell’anno precedente, ancor più gravato dal fenomeno della pandemia, soprattutto in alcune categorie di lavoratori più esposti, non consentono di poter fare analisi che siano correttamente in grado di comprendere a quali cause, settori produttivi, rischi da esposizione occorre maggiormente rivolgere interventi urgenti di contrasto e promuovere azioni di prevenzione.

I dati riferiti agli oltre 550.000 denunce di infortunio e oltre 55.000 denunce di malattia professionale richiedono un intervento coeso ed una assunzione di responsabilità condivisa tra istituzioni e parti sociali. A fronte di ciò, rilevare che ancora le patologie del sistema osteo-muscolare, del sistema nervoso e dell’orecchio, continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, oltre ai tumori, si comprende come, al di fuori della pandemia e delle conseguenze di questa sulla salute dei lavoratori, le mancate protezioni e le inadeguate tutele continuano a persistere nelle realtà lavorative. In questo senso, anche i tanti ultimi eventi mortali, hanno dimostrato la diffusione del fenomeno della mancanza di protezioni e di tutela della salute e sicurezza, interessando settori diversi, fasce di età e dinamiche non riconducibili a medesime categorie. Un ulteriore aumento, influenzato relativamente dagli effetti della pandemia, lo si registra nel numero dei decessi avvenuti in itinere, passati dai 214 casi del 2020 ai 248 del 2021, dovendo certo considerare il periodo nei due anni di lavoro in modalità agile.

In tale quadro d’insieme, conforta sapere che i 300 funzionari dell’INL stanno per essere assegnati alle sedi operative e che entro un mese arriveranno gli ulteriori 690 ispettori e i 131 funzionari già previsti, andando a costituire nell’insieme quei 1121 nuovi assunti nelle file dell’ispettorato che potranno così garantire quel rafforzamento urgente del presidio di vigilanza sul territorio. Pronto, inoltre, il nuovo bando di concorso per ulteriori 1249 assunzioni”.

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