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Inps. Sbarra: “Preoccupazione per aumento cig e riduzione assunzioni. Servono più risorse per la crescita”

Pubblicato il 21 Nov, 2019

Roma, 21 novembre- “E’ vero che i dati Inps dell’Osservatorio Precariato continuano a confermare la positiva inversione di tendenza tra assunzioni a tempo indeterminato e assunzioni a termine. Tuttavia, mentre nel 2018 ciò avveniva ancora in un contesto di crescita dei posti di lavoro, ora dall’Osservatorio emerge che il totale delle assunzioni si è ridotto di oltre il 5% nel primi 9 mesi dell’anno”. Lo dichiara il Segretario Generale Aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, commentando i dati Inps di oggi. “Se il decreto dignità ha sicuramente indotto una parte delle imprese italiane a reagire trasformando i rapporti a termine in rapporti a tempo indeterminato, esso ha senz’altro causato anche una maggiore ‘cautela’ nelle nuove assunzioni, tanto più in presenza di stagnazione economica. Segnali preoccupanti arrivano anche dai dati sull’utilizzo della cassa integrazione: dopo anni in cui il saldo delle ore autorizzate si andava riducendo rispetto all’anno precedente, il 2019 rischia invece di chiudersi con un aumento. Emerge dai dati una situazione in cui molte aziende e settori non riescono ad uscire dalla crisi, sia per il ristagno dei consumi interni, sia perchè fanno fatica ad adeguarsi alle continue esigenze di riorganizzazione e ristrutturazione dovute al mercato globale e alle difficili transizioni digitale e green. E’ urgente rilanciare il mercato interno, con l’aumento, in legge di bilancio, di risorse per finanziare il cuneo fiscale e accrescere le competenze, con lo sblocco delle infrastrutture per favorire la competitività del paese, con un impegno straordinario alla ricerca di soluzioni urgenti alle troppe vertenze industriali aperte. Sul piano delle politiche del lavoro, vanno immediatamente rifinanziate con risorse adeguate le proroghe di cassa integrazione straordinaria per le aree e le situazioni di crisi e va modificato il decreto dignità affidando le causali alla contrattazione collettiva aziendale in modo da poterne cogliere gli aspetti positivi neutralizzando quelli negativi di tappo alla crescita occupazionale complessiva”.

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