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Sciopero metalmeccanici. Bentivogli (Fim Cisl): anche oggi fabbriche vuote e piazze piene per il contratto

Roma, 10 giugno 2016. Dopo la grande manifestazione che ieri ha bloccato Milano e tutte le fabbriche lombarde del Veneto, Piemonte, Abruzzo, Molise e Val d’Aosta, oggi scioperano i lavoratori di Umbria, Liguria, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia. “Anche oggi l’adesione dei metalmeccanici allo sciopero è stata pressoché totale con medie che dell’85%. Abbiamo fermato le fabbriche, i metalmeccanici hanno riconosciuto che questa è una battaglia giusta e hanno dato una grande prova di forza e di compattezza a Federmeccanica, una lezione di cui dovrebbero fare tesoro – dichiara il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli – I metalmeccanici che stanno scioperando in questi giorni, con grande sacrificio, rappresentano l’Italia migliore, quella che vive del proprio lavoro, che paga le tasse e che contribuisce a far crescere il Paese. Meritano rispetto e attenzione, da parte degli imprenditori ma anche dei media e della politica – continua Bentivogli – Non ci accontenteremo mai di un “contrattino” senza nuove tutele che non rafforza la contrattazione nelle aziende e nei territori, come non rinunceremo al protagonismo e alla partecipazione dei lavoratori. Siamo in testa ai cortei non solo per chiedere un buon contratto ma anche per un Paese più giusto, in cui il lavoro non sia solo un miraggio e il futuro non faccia paura. Federmeccanica continua col vecchiume della ritualità a prendere tempo e a rinviare e allungare la trattativa a dopo le ferie. Questo comportamento – conclude il segretario generale della Fim Cisl – non è adeguato ad un negoziato moderno e ad una grande associazione datoriale che parla di rinnovamento ma si rifiuta di negoziare veramente come nelle peggiori pratiche antagoniste”. Da segnalare che in una nota i segretari generali di categoria, Bentivogli, Landini e Palombella hanno denunciato un vuoto di informazione sulla mobilitazione dei metalmeccanici. “Fare informazione significa dare notizia anche delle mobilitazioni delle persone per i loro diritti, che peraltro comportano sacrifici del loro salario – dichiarano i tre segretari generali dei metalmeccanici – Siamo certi che si colmerà questa disattenzione con una maggiore visibilità della vertenza – concludono – visto che si tratta del contratto nazionale più grande del lavoro privato e che coinvolge 1,6 milioni di famiglie”.

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