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Terziario. Vertenza profumerie Limoni e La Gardenia. C’è l’accordo. Fisacat: “Scongiurati i licenziamenti”

Roma, 24 ottobre 2017 – “Il ricorso ai contratti di solidarietà ed alla mobilità con l’esclusivo criterio della non opposizione hanno consentito di scongiurare i licenziamenti in una fase di restyling societario che, auspichiamo, possa consentire il riposizionamento nel mercato di riferimento anche grazie alla nuova annunciata business strategy e buona occupazione in un modello commerciale che apre ai servizi alla clientela”. E’ quanto ha dichiarato la funzionaria sindacale della Fisascat Cisl Elena Maria Vanelli in merito alle intese sulle procedure di mobilità avviate dalle direzioni societarie delle profumerie Limoni e La Gardenia, rispettivamente per 98 e 54 dipendenti, per complessivi 152 esuberi dichiarati, che si sono conlcuse con gli accordi sul ricorso ai contratti di solidarietà e sulla mobilità volontaria incentivata.

Le intese, siglate a pochi mesi dal completamento del processo di incorporazione societaria nella controllata italiana del gruppo tedesco Douglas, contemplano la riduzione oraria fino ad un massimo del 40%, per 7 mesi dal 1° novembre 2017 al 27 maggio 2018, per 867 addetti di 181 punti vendita in Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto (100 a marchio La Gardenia e 81 a marchio Limoni). Ai lavoratori che su base volontaria aderiranno alla mobilità (fino a un numero massimo complessivo di 70 addetti) sarà riconosciuto un importo di 10mila euro lordi oltre all’indennità sostitutiva del preavviso e del trattamento di fine rapporto.

«La grande operazione di incorporazione societaria di Limoni e La Gardenia in Profumerie Douglas spa darà vita nei prossimi mesi ad un gruppo leader in Europa nel settore della cosmesi con oltre 2500 profumerie e più di 21mila dipendenti, di cui oltre 4mila in Italia. Il nostro auspicio – ha concluso la sindacalista – è quello di costruire con la nuova realtà societaria una contrattazione integrativa per i dipendenti dei nuovi flagship store che in parte recepisca le buone prassi attuate finora e che sappia individuare percorsi condivisi per favorire un incremento della produttività aziendale ma anche volti al superamento delle crisi aziendali».

 

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