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Cagliari. Tutela di 2800 lavoratori civili del “sistema-difesa”

Pubblicato il 3 Feb, 2016

Cagliari, 2 febbraio 2016 E’ ora di dare , nei competenti livelli istituzionali, la giusta considerazione alla tutela dei 2.800 lavoratori civili del sistema difesa regionale che si uniscono ai loro 7.000 colleghi con le stellette presenti in Sardegna. Si tratta di un’industria che deve richiedere una diversa sensibilità da parte della politica, anche alla luce del fatturato che il settore militare produce per la comunità regionale e che coinvolge oltre cento aziende del comparto privato. Secondo la Cisl sarda il confronto Regione- Sindacati dovrà servire ad individuare un approccio nuovo al tema della presenza militare nell’Isola da declinare maggiormente in termini di opportunità piuttosto che di disagio. Per ricercare una strategia, richiamata in molti dei documenti del confronto Stato/Regione, da costruire anche in Sardegna sulla prospettiva di un “uso duale” delle servitù militari, per migliorare il loro potenziale nell’attrarre investimenti di valore soprattutto sul fronte della ricerca ed innovazione e per implementare la forza lavoro impiegata, stimolando accordi fra Stato, Regione, Enti Locali, Università e distretto aerospaziale e non trascurando il potenziale occupazionale di ambiti come quello della manutenzione dei quasi 200 immobili demaniali. La CISL sarda da anni ha cercato un diverso approccio al tema delle “servitù militari” che tenesse conto del lavoro svolto dentro tali perimetri, e, quindi, dell’impatto sociale ed economico che questo determina, oltre che della necessità di armonizzarlo con le implicazioni di natura ambientale. Su questo specifico punto continuiamo a perseguire l’idea di ricreare le condizioni ottimali attraverso opere di ripristino ambientale, bonifica e di eliminazione dei rischi nocivi. E’ particolarmente importante, a parere della CISL, la questione rilanciata periodicamente dai rappresentanti degli Enti Locali sulla necessità di rinnovate misure compensative della presenza delle infrastrutture del sistema difesa sui territori di loro competenza.

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