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Case Riposo. Sindacati unitari Parma: Nuove regole e più controlli per arrivare a strutture idonee

Pubblicato il 18 Feb, 2016
 
 
Parma, 18 febbraio 2016. Ancora una “casa-famiglia” all’attenzione della cronaca, ancora a Parma. Questa volta si tratta di una struttura risultata inidonea ad un controllo dei NAS e dell’Azienda Sanitaria per gravi carenze strutturali (ambienti freddi, mancanza di acqua calda, bagni inidonei…).
13 anziani sono stati evacuati e ricollocati presso le proprie famiglie o in altre strutture, dopo aver subìto le conseguenze di tale situazione.
Dopo la vicenda di Villa Alba, questo ulteriore fatto dimostra una volta di più, l’urgenza di un intervento specifico su una modalità di assistenza, prevista da un Decreto Ministeriale del 2001 che non impone alcun requisito strutturale, professionale, organizzativo per l’apertura: è sufficiente una dichiarazione di avvio attività rivolta al Comune.
Le segreterie regionali SPI-FNP-UILP ritengono necessario che i contenuti di quel Decreto siano rimessi in discussione e che si introducano una serie di requisiti minimi indispensabili per avviare una Casa-famiglia e che comunque l’avvio dell’attività sia soggetta a preventiva autorizzazione da parte del Comune o dell’Azienda Sanitaria e sia quindi sottoposta a controlli periodici.
A livello regionale è urgente che la Regione fornisca dati aggiornati sul numero di queste strutture e sulla loro collocazione territoriale e che si apra un confronto specifico per definirne regole di funzionamento preciso, a partire dalla possibilità di controllo del servizio che viene offerto.
Le segreterie regionali SPI-FNP-UILP ritengono inoltre fondamentale avviare specifiche campagne informative rivolte in particolare alle persone anziane e alle loro famiglie, perché esercitino la dovuta attenzione alle modalità di servizio che le Case-famiglia sono in grado di garantire, dalla idoneità della struttura, al numero e alla professionalità degli operatori, alle relazioni che si instaurano con gli ospiti.
Il tema della violenza, dell’abbandono e dei maltrattamenti subìti dagli anziani rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale che le Istituzioni, le forza politiche, le forze dell’ordine… la comunità nel suo complesso non può accettare e che va contrastata con ogni mezzo.
 

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