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Sardegna. Presentato oggi il Rapporto della Banca d’Italia sull’economia dell’isola

Pubblicato il 11 Giu, 2015

Putzolu (Cisl Reg.le): “La Banca d’Italia conferma la disperazione dei sardi e la preoccupazione del sindacato. La Cisl chiede interventi sul sistema infrastrutturale e un urgente confronto col presidente Pigliaru”.

11 Giugno 2015 – “Anche il rapporto annuale sull’economia della Sardegna, presentato oggi da Banca d’Italia , conferma la disperazione dei sardi e le preoccupazioni del sindacato, che non vede ancora cambiamenti strutturali in grado di incidere continuativamente e positivamente sullo sviluppo dell’Isola” sotolinea in una nota Oriana Putzolu, Segretario generale Cisl sarda chiedendo “interventi sul sistema infrastrutturale e un urgente confronto col presidente Pigliaru per il varo di un piano straordinario per il lavoro”.

“Il 2014 ha nuovamente registrato la recessione dell’economia regionale che, però, si è attenuata, ma resta di segno negativo; l’attività delle imprese regionali è rimasta invariata nel complesso; si è ridotta la contrazione del credito all’economia, mentre è proseguito il deterioramento della qualità del credito, Per il sindacato questo è un quadro negativo della situazione socio-economica sarda.

E’ cresciuta la forza lavoro, ma il suo aumento ha evidenziato ancora di più la disoccupazione, salita dell’8,5% rispetto al 2013. Il maggior numero di persone attive, a fronte di un’occupazione lievitata solo lievemente, ha fatto aumentare il numero dei disoccupati dell’8,5 per cento, soprattutto tra coloro con precedenti esperienze di lavoro e per quelli che nel 2013 non cercavano attivamente un impiego. Drammatica la situazione dei disoccupati di lunga durata aumentata del 12,6 per cento, che ormai rappresenta circa i tre quinti del totale dei disoccupati del 2014.

La spesa per consumi delle famiglie sarde l’anno scorso è rimasta stabile rispetto al 2013, dopo la contrazione osservata negli ultimi tre anni. I livelli complessivi di spesa rimangono tuttavia al di sotto di quelli registrati prima della crisi economica.

Bene il turismo. Ma di solo turismo la Sardegna non può vivere.

Questo quadro economico può essere migliorato solo con concrete , veloci iniziative in grado di far ripartire l’economia e di creare nuovi e duraturi posti di lavoro. La Giunta, tranne qualche eccezione, su questa urgenza non riesce ad andare al di là di pur necessari studi e buone intenzioni. Troppo poco per far ripartire il sistema economico sardo e per fermare l’emorragia, verso altre regioni d’Italia e d’Europa, di giovani in cerca di occupazione. La Cisl chiede un confronto immediato con il presidente Pigliaru per il varo sempre più necessario di un piano straordinario per il lavoro”.

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