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Toscana. Maggio Musicale Fiorentino, la Fistel Cisl chiede trasparenza

Pubblicato il 14 Mar, 2016

Firenze, 14 Marzo 2016 – “Porre fine allo stillicidio di notizie e fare piena chiarezza sul Maggio Musicale Fiorentino, anche attraverso un confronto tra tutti gli attori istituzionali, sindacali, dirigenziali e gli stessi lavoratori, per trovare delle soluzioni condivise per il bene della Fondazione.” Lo chiede Angelo Betti, coordinatore spettacolo della Fistel-Cisl toscana, dopo quanto letto in questi giorni sulla stampa, in ultimo l’intervista al sovrintendente Bianchi. “Ormai da troppi anni – dice Betti – i lavoratori subiscono la pressione di vicende passate e presunte future e per questo meritano la massima chiarezza e trasparenza. Invece i numeri del bilancio e del piano industriale rimangono ancora incerti, perché nessuno ce li ha comunicati, mentre sulla stampa leggiamo di vendite, di nuove sforbiciate sul personale e di spese non chiare.” “Per la Fistel tutto ciò che porta entrate alla Fondazione è benvenuto, anche l’affitto degli spazi per eventi, che portano sia soldi che pubblico e possono aiutare a non ritrovarsi nuovamente a licenziamenti ed a risanare la Fondazione.” “Siamo invece convinti – e lo dice anche il Sovrintendente nell’intervista di domenica – che i numeri dei lavoratori in forza al teatro sono ai minimi storici e non possano essere diminuiti, semmai aumentati, in quanto tutti i settori sono in sofferenza e chiamati a carichi di lavoro alti, fino a 48 ore a settimana come scritto sull’accordo integrativo.” “Purtroppo – conclude Betti – la programmazione artistica anche per l’anno in corso non è a nostro avviso all’altezza della nostra eccellenza, ma è anche vero che tutti abbiamo sempre saputo che fino al 2017 questo poteva accadere, per effetto della situazione economica che sta vivendo la Fondazione dopo aver aderito alla legge Bray/Franceschini, e che dopo la programmazione sarebbe tornata ai livelli che merita il Maggio Musicale Fiorentino.” Ufficio stampa Cisl Toscana

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