Emilia R. Green network: a Reggio attivata una fornitura non richiesta al giorno

Reggio Emilia, 28 marzo 2016. «Fino allo scorso novembre non avevamo nemmeno mai sentito parlare di Green Network, ora in media un reggiano al giorno si rivolge ai nostri uffici per l’attivazione di una fornitura di energia elettrica o gas naturale non richiesta». E’ quanto rende noto Massimo Rancati, referente di Adiconsum Reggio Emilia per quello che è diventato un vero e proprio “caso”. «I metodi che usano i commerciali di questa compagnia dell’energia sono vari: alcune volte si spacciano per tecnici di altre aziende meglio percepite sul territorio (Iren in primis), in altre hanno un approccio con l’utente, solitamente pensionato, meramente telefonico e comunque aggressivo. La cosa singolare è che spesso nemmeno opporsi alle proposte di contratto è sufficiente: Green Network procede comunque all’attivazione di una fornitura di energia elettrica o gas naturale non richiesta».

Che fare a fronte delle costanti e ripetute chiamate ai nostri numeri di casa? «In via preventiva – risponde Rancati – è senz’altro fondamentale non fornire i dati della propria fornitura e tantomeno mostrare ad estranei le proprie bollette, o meglio ancora evitare di farli entrare in casa. Quindi può essere utile iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni per evitare, per quanto possibile, di subire uno sfrenato marketing telefonico. Se nonostante tutto la fornitura non richiesta viene attivata, resta fondamentale muoversi entro 14 giorni dalla ricezione per posta della documentazione contrattuale per esercitare il diritto di ripensamento nei termini di legge ed evitare la controversia diventi più rognosa.». Sono proprio questi, comunque, i casi in cui interviene l’associazione per la tutela dei consumatori Adiconsum, che ogni giorno incontra i malcapitati presso i propri sportelli al Centro Servizi Cisl di Reggio Emilia e negli uffici comunali di Scandiano e Rubiera (tel. 0522/357485).
Intanto da Adiconsum ricordano che lo scorso dicembre Green Network è stata sanzionata per 340.000 euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, “ma evidentemente non è bastato e occorre ancora difendersi da soli”.

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