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Calabria. Trasporti, Cisl e Fit regionali: “Senza un piano regionale il sistema integrato dei servizi resta una chimera”

Pubblicato il 7 Apr, 2016

7 Aprile 2016 – “Le azioni politiche e istituzionali del Governo Regionale, continuano a essere lente e conseguentemente inefficaci per pianificare e innovare il sistema dei trasporti in Calabria”. E’ quanto sottolineano i Segretari Generali Cisl Paolo Tramonti e Fit Cisl Annibale Fiorenza in una nota congiunta sottolineando come “nonostante la pur dichiarata e condivisa esigenza di procedere verso una radicale riorganizzazione del comparto, di fatto, si continui a sottovalutare l’opportunità di sviluppare un sinergico impegno ‘indispensabile’ per dare avvio a un’innovativa ‘Politica dei Trasporti’ che ha bisogno di scelte condivise, risorse certe e tempi di attuazione compatibili”. Per i sindacati “affinché questo si renda concreto, è necessario dare corso a un serio confronto partecipativo capace di valorizzare gli strumenti idonei per sviluppare e condividere i contenuti e le finalità del nuovo ‘Sistema integrato delle infrastrutture e dei servizi’ con l’esigibilità di una piena ‘Integrazione vettoriale, oraria e tariffaria’. Questo è l’obiettivo che ci interessa – sottolineano i segretari di Cisl e Fit regionali – per dare futuro economico e sociale a una Calabria non più ai margini del “Sistema Paese”.

“In quest’ottica spiace dover registrare che i necessari strumenti della pianificazione e della programmazione non trovano concreta attuazione nonostante, in seno all’attuale Governo regionale, siedono autorevoli esperti e stimate professionalità del mondo accademico calabrese. Agli Assessori e al Presidente del G.R., come Cisl rivolgiamo un forte e pressante appello affinché, al più presto, la Calabria sia dotata di un nuovo Piano Regionale dei Trasporti in grado di generare efficienza e sostenibilità dei servizi per una mobilità territoriale pienamente integrata con le direttrici vettoriali nazionali e internazionali. Un obiettivo prioritario che la Calabria non si può più permettere di rinviare tenendosi un PRT datato 1997. L’attuale situazione da palpabile immobilismo, politico e istituzionale, deve essere al più presto superato da una più stringente azione di governo volta a instaurare, con le parti sociali e con l’insieme degli stakeholder del settore, una costruttiva sinergia per delineare e condividere priorità d’intervento. Contestualmente non si può trascurare la necessaria revisione della recente “Legge Regionale n°35 del 31.12.2015” che, se pur utile per garantire la regolare continuità dei servizi di Tpl, è una legge non esaustiva e compatibile con le future esigenze riorganizzative, economiche e sociali che, direttamente e indirettamente, potrà avere delle ricadute negative sul territorio, sul mondo del lavoro e delle imprese. Vanno colmati quindi, alcuni vuoti normativi, riguardanti la gestione e la programmazione dei processi.

Tra questi, si evidenzia quello attinente la ‘Clausola Sociale’, fondamentale per poter governare gli effetti dei continui cambi di azienda, conseguenti all’aggiudicazione dei servizi tramite i “Bandi di Gara Europei” ed In questo la nuova legge non affronta, in maniera compatibile e soddisfacente, questa e altre rilevanti questioni di cui, tutte le altre Regioni si sono attrezzate, prevedendo vincoli e procedure a tutela della continuità lavorativa e dell’occupazione più in generale. A nulla è servita l’unitaria richiesta del Sindacato, in sede di audizione. Oggi intendiamo rilanciare questa importante clausola normativa facendo leva sul decreto attuativo della così detta “Riforma Madia” in materia di “servizi pubblici locali” che comprende e definisce l’applicazione della detta ‘Clausola Sociale’. Pari attenzione va rivolta alla mancata previsione, nella stessa legge, di un’incentivazione che favorisca il ‘raggruppamento delle trenta imprese oggi presenti nel comparto del Tpl Calabria’ e, di conseguenza, il superamento della frammentazione per sostenere, nell’ormai prossimo regime europeo di piena concorrenza, sia il processo di riforma e sia le Imprese calabresi chiamate a dotarsi di strutturali innovazioni necessarie a generare competitività e sostenibilità. La “Tematica dei Trasporti in Calabria” è una questione di prospettiva per la crescita e lo sviluppo territoriale, pertanto si rivendica la necessità d’imprimere dinamicità progettuale e attuativa. In tal senso, si auspica che al più presto possa diventare ‘Patrimonio di un Impegno Comune'” concludono.

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