Calabria. Cisl regionale: “Ora misure attive ed un piano straordinario per il lavoro e l’inclusione”

Pubblicato il 19 Apr, 2016

19 Aprile 2016 – “Non più rinviabile misure di efficaci di politiche attive e un Piano Straordinario per il Lavoro e l’inclusione”. Questa la richiesta congiunta di paolo Tramonti, Segretario Generale CISL Calabria e Giuseppe Lavia, Segretario Regionale Cisl Calabria in una nota congiunta che così prosegue:

“Il decreto Interministeriale 83473 del 1 agosto 2014, che come OO.SS. abbiamo più volte contestato, nei fatti ha non solo eliminato la possibilità di nuove concessioni di mobilità in deroga ma sta sancendo, con l’erogazione in corso delle mensilità residue 2014, la fine della concessione delle indennità a migliaia di lavoratori che hanno goduto in questi anni di un minimo sostegno economico. A differenza di quanto avvenuto in altre Regioni, dove l’interruzione dell’erogazione dei trattamenti di mobilità in deroga per la maggior parte dei lavoratori è già avvenuta nel 2013, in Calabria le OO.SS., per far fronte ad una situazione sociale drammatica, hanno lottato per estendere, così come è avvenuto, la possibilità di godere del trattamento a tutti i lavoratori espulsi dai processi produttivi fino a quando non è intervenuto il decreto ministeriale citato che ha ridotto drasticamente la durata del trattamento e la platea dei beneficiari. L’erogazione delle mensilità 2014 è stata resa possibile grazie all’azione del Sindacato e alla disponibilità del Governo regionale che ha destinato a tale scopo ingenti risorse, in ultimo 78 milioni di euro derivanti da una riprogrammazione PAC, in un’azione di supplenza rispetto ad un Governo che ha progressivamente e colpevolmente ridotto gli stanziamenti. Occorre adesso completare l’utilizzo di queste risorse, definire le richieste di cassa integrazione in deroga e programmare le modalità di impegno dei 55 milioni assegnati per il 2015. Ora è il tempo dell’avvio non più rinviabile di efficaci misure di politiche attive e di un Piano Straordinario per il Lavoro e l’inclusione. La disponibilità di 25 milioni di euro per le politiche attive, derivanti dalla citata riprogrammazione, deve consentire la pubblicazione dei bandi in pre-informazione relativi al bonus occupazionale per l’assunzione dei percettori e alla erogazione di contributi economici per il versamento volontario dei contributi per soggetti inoccupati prossimi alla maturazione dei requisiti pensionistici. Nel contempo, per far fronte ad una area crescente di disagio sociale, occorre avviare anche in via sperimentale le misure più volte annunciate di reddito di inclusione sociale, rivolgendole ad almeno 8.000 famiglie calabresi che vivono al di sotto della soglia di povertà. Ma soprattutto, prima di tutto, il Governo Regionale apra subito il cantiere di un Piano straordinario per il lavoro, capace di attivare concrete prospettive di rilancio economico ed occupazionale, attraverso la concentrazione su obiettivi prioritari di risorse comunitarie, nazionali e regionali, dal POR 2014-2020 al Patto per la Calabria su cui il Governo si è impegnato in un’ottica di sostegno alla Calabria che non può più tardare. Occorre fare presto e fare bene per concretizzare subito le progettualità avviate, dispiegare una politica di investimenti in funzione anticiclica, per arrestare un inesorabile processo di desertificazione produttiva e economico-sociale ed un nuovo esodo emigratorio”.

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