Puglia. La Cisl per una politica industriale di rilancio del territorio brindisino

Pubblicato il 26 Apr, 2016

Brindisi, 25 aprile 2016. “Non ci è dato ancora di registrare consequenzialità programmatiche né, ancor meno, importanti riscontri formali, da parte della Regione Puglia, ai contenuti del documento sindacale di proposte ed osservazioni illustrato e consegnato al Presidente Michele Emiliano, nel corso della seduta della Giunta Regionale del 2 marzo u.s. tenuta a Brindisi”. E’ quanto scrive in una nota il Segretario generale della Cisl di Taranto-Brindisi, Antonio Castellucci. “Come Cisl, -prosegue la nota-  insistiamo ancora che non servono più le promesse né più le dichiarazioni d’intenti, di fronte alle molteplici e diversificate potenzialità di sviluppo di quest’area e, nemmeno più tempistiche che mal si conciliano con una sofferenza occupazionale grave: al 31 dicembre 2015 oltre il 31% di disoccupazione (uomini 28% circa e donne 35% circa) ed una percentuale di crescita per l’intero 2015 di aziende sul territorio di un misero +0,9 (fonte: C.c.i.a.a.). Va, dunque, dato seguito alle cose da fare, restituita la fondata speranza di futuro sociale ed occupazionale alle famiglie e alle nuove generazioni che, con frequenza sempre più preoccupante, emigrano altrove, chi per studio e chi in cerca di occupazione, con l’aggravante che neppure il “confronto” politico in atto nei Comuni del territorio a partire dal Capoluogo, dove si voterà per le amministrative del 5 giugno p.v., sembra cogliere in toto le grandi difficoltà da superare. Chiediamo a tutti senso di responsabilità e al contempo riteniamo che vada rilanciato e concertato, a partire dalla Regione, l’utilizzo dei Fondi strutturali europei, implementato il sistema industriale del territorio, con riguardo particolare ai nuovi prodotti e materiali ecosostenibili, al riuso dei terreni, ai processi di recupero e riciclo delle materie utilizzando le migliori tecnologie disponibili sul mercato, attraverso una vera strategia per lo sviluppo di questo territorio, con investimenti in infrastrutture, tecnologia, formazione e soprattutto in un coinvolgimento vero dei giovani. Tra le tante criticità ed emergenze industriali produttive, che il sindacato attentamente e quotidianamente monitora, menzioniamo come strategica la salvaguardia e la valorizzazione dell’attuale sistema industriale a fronte dell’ipotesi, per esempio, di cessione di quello stabilimento altamente produttivo che è Versalis; a nostro avviso tale cessione potrebbe significare realmente mettere in discussione il settore della chimica con il suo indotto, non solo a Brindisi ma anche nel resto del Paese. Ipotesi, questa, analogamente riscontrabile anche nel settore aeronautico in cui l’Italia eccelle ma dove le politiche industriali prefigurate da Finmeccanica potrebbero mettere a rischio un’altra ricchezza produttiva storica di questo territorio. Ora, tanto nel primo quanto nel secondo caso soprattutto le Istituzioni locali devono impegnarsi a scongiurare tagli, disimpegni, delocalizzazioni, tenendo in conto anche che a Brindisi, come Cisl, non consentiremo la perdita di nessun ulteriore posto di lavoro. La politica, le Autonomie ed i rappresentanti parlamentari del territorio assumano, di concerto con il sindacato, i temi dello sviluppo industriale come i caratteri progettuali e strategici di uno sviluppo ed un’occupazione aggiuntiva che qui passa, appunto, dalla salvaguardia dell’esistente e da una attrattività di area che rivendichiamo sia rilanciata senza ulteriori indugi”.

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