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Lavoro. Filca Cisl Taranto Brindisi: attenzione continua sulla vertenza De Carlo Infissi

Pubblicato il 11 Mag, 2016

Taranto, 11 maggio 2016. Un recente confronto tenuto in sede aziendale, tra sindacati territoriali del settore Legno/Arredo e la Ditta De Carlo Infissi S.p.A. di Mottola, ha fatto riemergere le diversità di analisi circa l’avvenuta messa in mobilità, con licenziamenti a seguire, di 140 lavoratori. Soluzione, questa, giudicata come estremamente sbrigativa, cui la sola Filca Cisl si è opposta, rifiutandosi di firmare il relativo verbale dell’1 dicembre 2015, essendo convinta che altre soluzioni consentite dalla legge avrebbero potuto essere perseguite. “Era legittima ma non fu condivisa, innanzitutto dagli altri sindacati, la nostra proposta di cassa integrazione speciale per crisi aziendale – rimarca Vito Lincesso, Segretario generale Filca Cisl Taranto Brindisi – eppure ciò avrebbe significato per due anni scommettere, grazie agli ammortizzatori sociali, sulla ripresa del settore, tenere ancora legati i lavoratori all’Azienda e, una volta esaurito quel tempo, ragionare sulle ipotesi di contratti di solidarietà e solo come estrema ratio sulla mobilità.” La Filca Cisl per rimarcare le proprie posizioni e per offrire ai lavoratori coinvolti un supporto specifico in ordine alla liquidazione del Tfr da parte dell’Inps, a breve organizzerà, con la presenza di un legale, un’assemblea aperta alla Città di Mottola presso la Sala convegni di via Vanvitelli, adiacente al Municipio. “Intendiamo dare, come sempre, una corretta informazione – anticipa Lincesso – iniziando col chiarire che dalla decorrenza del concordato preventivo in continuità e fino all’accordo per la mobilità, il Tfr dovrà essere pagato dall’Azienda e non dall’Inps.” Per la Filca Cisl non è ovviamente chiusa la vertenza De Carlo Infissi S.p.A. dove ancora operano 60 lavoratori ed altri 10 sono stati richiamati dalla mobilità, benché per un tempo determinato. “Ci sono ancora emolumenti pregressi di cui tutti i dipendenti sono creditori – aggiunge il Segretario – e l’Azienda dovrà onorarli. Al contempo riteniamo di sollecitare quest’ultima, vantando maestranze altamente professionalizzate, a proporsi di più e meglio sul mercato, sebbene le criticità territoriali del settore edile siano conclamate e la ripresa ancora debolissima.” Non manca un chiaro riferimento ai ruoli della politica e dell’Ente Locale “che chiamiamo come Filca Cisl a confrontarsi con noi e con le altre parti sociali per individuare percorsi possibili correlati a Contratti di programma e alle ricadute del Contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Taranto – conclude Vito Lincesso – così da implementare in tempi utili opportunità di rioccupazione produttiva dei 140 lavoratori, che nella stragrande maggioranza hanno meno di 50 anni e famiglie tutte monoreddito.”

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