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Patto Lazio. Cgil, Cisl, Uil: intesa importante, ma ora piani esigibili e tempestive delibere

Pubblicato il 20 Mag, 2016

Roma, 20 maggio 2016. “Con la drammatica crisi economica degli ultimi anni abbiamo registrato un calo negli investimenti privati e pubblici e un progressivo aumento della disoccupazione. Pertanto lo stanziamento di miliardo e 400 milioni annunciato oggi grazie all’intesa tra Governo e Regione è un fatto assolutamente importante”. Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Claudio Di Berardino, i segretari generali della Cisl di Roma Capitale e Rieti e del Lazio, Paolo Terrinoni e Andrea Cuccello, e il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica. “L’accordo siglato – continuano – fa seguito al protocollo sottoscritto con la Regione Lazio, le organizzazioni sindacali e le parti datoriali ed è un ottimo risultato per il territorio, frutto di un modello di confronto che ha mostrato di funzionare. Se realizzato potrà davvero contribuire allo sviluppo dei territori, strappandoli all’isolamento, e alla creazione di un’occupazione qualitativamente dignitosa. In questo senso crediamo sia utile riaprire anche il capitolo della contrattazione d’anticipo. Il quadro delle opere infrastrutturali che ci è stato presentato – aggiungono – rappresenta un sostanzioso pacchetto di investimenti per opere strategiche sia ferroviarie, com’è sicuramente la modernizzazione della Roma-Lido o della ferrovia Roma-Viterbo, che riguardanti la rete viaria regionale al fine di rendere più efficiente la mobilità. Insieme a interventi che riguardino anche la ristrutturazione dell’edilizia sanitaria e il contrasto al dissesto idrogeologico, auspichiamo si dia avvio a una nuova fase nel Lazio, dove gli investimenti facciano da traino all’economia, all’occupazione e quindi anche alla ripresa del mercato interno. Condizioni, queste, indispensabili per voltare davvero pagina specie in un settore trainante come quello dell’edilizia, dove sono stati persi quasi 48mila posti di lavoro e più di 6mila imprese sono state chiuse. Il sindacato vigilerà affinché questo impegno venga onorato con le tempistiche previste. Chiediamo quindi una velocizzazione reale della messa a cantiere delle opere con un cronoprogramma, piani esigibili e altrettanto tempestive delibere attuative che recuperino almeno in parte i ritardi finora accumulati nell’assegnazione dei fondi”.

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