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Servizi pubblici. Terrinoni (Cisl Roma): basta rinvii e silenzi. Tassativo riaprire la stagione contrattuale

Pubblicato il 25 Mag, 2016

Roma, 25 maggio 2016. “Oggi è una giornata importante per il lavoro a Roma, perché migliaia di lavoratori sono scesi in piazza e hanno attraversato il centro cittadino in corteo per chiedere che i loro diritti, in qualità di dipendenti del Pubblico impiego e dei settori privati che erogano servizi pubblici, vengano rispettati dal Governo. E noi siamo con loro, qui in piazza, perché è inaccettabile che si blocchino i rinnovi contrattuali per 7-10 anni. Così come non è più rinviabile una riforma dei servizi che sblocchi il turn-over e riapra le assunzioni nel welfare, settore messo in ginocchio da tagli e riorganizzazioni. Il Governo ci deve ascoltare”. Così, in una nota, Paolo Terrinoni, segretario generale della Cisl di Roma Capitale e Rieti. “E’ altrettanto inaccettabile che i lavoratori del settore della sicurezza e del soccorso pubblico, oggi impegnati in un sit-in a Montecitorio, oltre a subire il blocco contrattuale in quanto lavoratori del settore pubblico, debbano manifestare per opporsi allo smembramento del Corpo Forestale dello Stato, per chiedere la valorizzazione e l’equiparazione retributiva e contrattuale dei Vigili del fuoco al personale di Polizia, per ottenere il riordino delle carriere e l’incremento di organico della Polizia Penitenziaria, oltre all’attuazione della previdenza complementare e la stabilizzazione del bonus degli 80 euro nel contratto nazionale di lavoro. Il settore pubblico, e tutti i comparti del privato che erogano servizi pubblici, a qualsiasi livello, devono essere salvaguardati e valorizzati. Oggi, queste manifestazioni partecipatissime, lo hanno detto forte e chiaro: è tempo di sedersi attorno a un tavolo e riaprire le trattative per il rinnovo dei contratti. Che significa: parliamo, finalmente, di futuro”.

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