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Gioia Tauro. Cisl Calabria e Fit Cisl Calabria: sul porto è necessario l’avvio di una nuova fase

Pubblicato il 1 Giu, 2016

Lamezia Terme, 1 giugno 2016. “Il rinnovato ricorso alla CIGS, da parte della MCT S.p.A., per una media giornaliera di 442 lavoratori testimonia la negativa evoluzione della crisi iniziata nel 2010. Cinque anni di risorse pubbliche utilizzate per CIGS senza riuscire a creare le condizioni di un sostanziale recupero della capacità occupazionale sono il seguito di una forte preoccupazione che, nonostante la gravità, sembra interessare solo i lavoratori e le OO.SS.. Non si può spiegare diversamente il sistematico disimpegno dai Piani Aziendali e dagli Accordi di Programma istituzionali che in questi anni sono stati sottoscritti e non rispettati – dichiarano congiuntamente il segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti, e il segretario generale della Fit Cisl Calabria, Annibale Fiorenza – A tutt’oggi restano irrisolte le strategie di rilancio programmate nell’ultimo quinquennio così come va molto a rilento la fase realizzativa del Gateway ferroviario, la definizione del progetto per la costruzione del “Bacino di Carenaggio” per la manutenzione delle navi portacontainer. È chiaro ed evidente che in uno scenario simile l’avvio della procedura per il godimento del sesto anno di “Cassa Integrazione Straordinaria” va possibilmente utilizzato, in attesa che si concretizzino le volontà espresse dal Governo Nazionale, Regionale, dall’Autorità Portuale e dall’Azienda, per recuperare attività produttive in grado di generare lavoro e stabilità occupazionale – continuano i due dirigenti sindacali – Sul “Bacino di Carenaggio” è sicuramente apprezzabile l’impegno del Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale e il voto unanime del Comitato Portuale dello scorso 26 maggio, per l’approvazione della modifica al Piano Operativo triennale 2016-2018 quale atto preliminare per la messa in opera del Bacino medesimo. Alla luce di tutto ciò, per Tramonti e Fiorenza, la questione del Porto di Gioia Tauro si ripropone in tutta la sua importanza e strategicità e pertanto è fondamentale che tutti gli attori istituzionali e imprenditoriali coinvolti diano immediatamente corso alla fase attuativa degli investimenti nei comparti funzionali a sviluppare l’attrattività dell’Hub portuale – proseguono Tramonti e Fiorenza – E’ arrivato il momento che la situazione del “Porto di Gioia Tauro” debba assumere una dimensione d’interesse nazionale oltre che regionale. Da questi due livelli istituzionali si attendono politiche attuative mirate a creare una piena integrazione infrastrutturale e commerciale con il sistema della portualità e della logistica nazionale. In questo ambito la logica e le motivazioni che hanno portato alla definizione del bacino territoriale della nuova “Autorità Portuale di Sistema” possono essere utili per puntare a costruire concrete prospettive di sistema territoriale dei trasporti in grado di sostenere le attività produttive, di valorizzare peculiarità del territorio e uscire dall’attuale situazione di crisi e di marginalità. Una crisi, va ricordato, dovuta anche a gravi responsabilità istituzionali a livello nazionale, regionale e territoriale, e che di fatto ha determinato un arretramento sul piano della strategicità e competitività. Per la CISL, concludono i due Segretari – è pertanto necessario avviare una nuova fase e rendere attivo un confronto di merito sia per le iniziative da intraprendere e sia per monitorare, attraverso un tavolo inter-istituzionale, le fasi attuative degli investimenti programmati da parte di tutti i soggetti coinvolti, compreso la società terminalista”.

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