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Puglia. Stato d’agitazione dei dipendenti regionali

Pubblicato il 19 Set, 2016

19 settembre 2016. Partono già da domani una serie di iniziative per smuovere l’Amministrazione Regionale dall’immobilismo che sta caratterizzando la sua iniziativa politico- amministrativa. Lo hanno reso noto stamane a Bari i Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil della Funzione Pubblica – Biagio D’Alberto, Enzo Lezzi, Giuseppe Vatinno – che avevano annunciato con una nota al vetriolo lo stato di insofferenza che i dipendenti regionali vivono ormai da un anno circa, da quando è stata annunciato il passaggio dal modello ‘Gaia’ a quello ‘Maia’ negli uffici regionali sparsi nei territori. “Siamo ancora in attesa di conoscere il cronoprogramma di attuazione e gli esiti del conferimento degli incarichi dei dirigenti di Sezione – hanno spiegato i sindacalisti – l’impressione è quella di essere “in mezzo al guado” ed è davvero incredibile (sembrava nelle comunicazioni interne “riservate” che fossero le OO.SS. a poter essere di intralcio al “cambiamento”, ahi noi sono altri i “conservatori” e presto allo sciogliersi della neve sarà facile capire). Vi sarebbe poi da considerare lo stato di “narcosi” in cui versa il confronto sul contratto decentrato integrativo della Dirigenza, anche alla luce del nuovo sistema di misurazione e valutazione della perfomance organizzativa”. Inoltre D’Alberto, Lezzi, Vatinno hanno posto l’attenzione sulla trasformazione dei rapporti di lavoro precario in lavoro stabile, assicurando una volta per tutte la prospettiva attesa per tanti giovani lavoratori (ormai sempre meno giovani), competenti e altamente professionalizzati; non trascurando le implicazioni legate al piano assunzionale, relativamente all’esodo incentivato, il cui “accordo” – ripreso e sancito dalla Legge Regionale n. 47/2014, è di fatto disatteso e rimosso nell’agenda dell’attuale Giunta Regionale, malgrado le risorse a suo tempo stanziate. Criticità sono state espresse da Cgil Cisl Uil della Funzione Pubblica nell’applicazione del Contratto Integrativo Decentrato, specie per alcuni istituti contrattuali che hanno implicazioni dirette sul salario accessorio di lavoratori, che in quest’ultimo anno hanno visto diminuire le proprie (già modeste) retribuzioni a causa della “vacatio” ingeneratasi con la sospensione, unilaterale, operata dalla Regione. E’ stato quindi annunciato da Cgil Cisl Uil lo Stato di Agitazione del Personale, chiarendo che le organizzazioni sindacali non parteciperanno ad alcun incontro che non veda il coinvolgimento diretto, dall’Assessore al Personale al Presidente della Regione Puglia Michele EMILIANO, e tanto al fine di evitare interpretazioni e strumentalizzazioni rispetto ai contenuti della vertenza, preannunciando sin da ora che l’incontro in sé non costruirà elemento di raffreddamento del conflitto, anzi un eventuale esito non soddisfacente dello stesso incontro, che non impegni definitivamente le parti, anche con atti dirigenziali e di Giunta, che ratifichino le intese, determinerebbe senza dubbio un inasprimento delle iniziative di mobilitazione e protesta. Già da domattina partono le manifestazioni proprio dagli 85 lavoratori della ex Polizia Provinciale e 130 di Musei, Biblioteche, Pinacoteche, Servizi della Formazione e del Turismo, passati alla Regione Puglia dal 1 Agosto scorso, abbandonati a se stessi, in “autogestione” che stanno garantendo, tra mille difficoltà e disagi, come possono, senza mezzi, il funzionamento dei servizi, nella più assoluta non curanza dell’Amministrazione Regionale a tutti i livelli. Tutto ciò sa davvero dell’incredibile. Fra qualche giorno le ex Amministrazioni Provinciali, li sfratteranno, visto che non è stata sottoscritta alcuna convenzione con la Regione Puglia riguardo agli immobili sede dei Servizi trasferiti, la cui proprietà era ed è in capo agli attuali Enti di Area Vasta; gli stessi Enti hanno comunicato che non pagheranno più le utenze telefoniche, elettriche e dell’acqua (per cui non si potrà usufruire neanche dei servizi igienici!!!!). Insomma un caos di sud americana memoria. Era stato detto che la scelta di ricollocare le funzioni della ex Polizia Provinciale e quelle relative alla Cultura, con il relativo personale impegnato, era stata da parte del Governo Regionale una scelta strategica in direzione del rafforzamento della cultura della legalità. Bene è così era stata accettata dalle OO.SS.. Quanto sta accadendo sembrerebbe dimostrare, invece, tutta la crisi della politica nel nostro Paese, dimostra quanta demagogia sostiene l’azione politica ed amministrativa. Si predica bene e si razzola male. E’ avvenuto così che nessuno si sta interessando se l’azione di vigilanza in tema ambientale (vigilanza venatoria, rifiuti, scarichi, cave, ecc.) sino al Luglio scorso assicurata dalle ex Province con gli 85 lavoratori trasferiti alla Regione Puglia, continui o meno ad essere sostenuta con adeguati livelli di intervento. Oppure se al contrario tanto disinteresse stia portando a favorire una sorta di moratoria per la quale in Puglia dopo le 14, dal Lunedì al Venerdì, e nell’intero weekend, chiunque può delinquere liberamente in tema di reati ambientali. Infatti, non verrebbero più assicurati, almeno al momento, servizi di turnazione e reperibilità degli ex operatori della Polizia Provinciale, che allo stato svolgerebbero solo un orario antimeridiano sino appunto alle 13,30, dal lunedì al venerdì, con due rientri settimanali di 3 ore. Una situazione simile vivono i Servizi dei Musei, delle Biblioteche, delle Pinacoteche i cui operatori trasferiti alla Regione Puglia, come detto, tra il disinteresse generale, hanno di loro iniziativa continuato a salvaguardare intanto i “normali” livelli di fruibilità ai cittadini, assicurando l’apertura di detti servizi, tutti i giorni, ed il loro funzionamento sino alle 19,30, turnando su due turni. Tutto ciò senza aver avuto, a tutt’oggi, alcun indirizzo da parte della dirigenza regionale. Il senso di responsabilità dimostrato dai lavoratori è stato “premiato” con il mancato riconoscimento delle indennità dovute, visto che, le relative buste paghe sono state falciate di tutto il salario accessorio (turnazione, straordinario, produttività). E’ stata a mala pena garantita, con la retribuzione di Agosto, la sola paga base. E qualcuno dice che devono pure ringraziare. Per non parlare, per tutto il succitato personale, della necessità – inavvertita sino ad oggi dai vertici Regionali – di assicurare da un lato sedi e strutture logistiche adeguate, dotazioni strumentali e di servizio minime per il ritorno alla piena operatività funzionale dei Servizi in questione (si pensi solo all’accesso ad internet per i compiti istituzionali; alla dotazione di dispositivi di protezione e sicurezza individuali DPI; arredi, hardware e software, ecc.); dall’altro l’esigenza di dare certezze in ordine alla posizione giuridica ed economica in godimento all’atto del trasferimento del personale dalle ex Province alla stessa Regione Puglia (indennità specifiche responsabilità, Posizioni Organizzative, A.P., zainetto retributivo, ecc.). Tutto quanto appena accennato sta comportando una inoperosità crescente, conseguenza anche della mancanza di direttive sia politiche che operative ed amministrative. Per queste ragioni Cgil Cisl Uil della Funzione Pubblica hanno indetto una Manifestazione Regionale del Personale in servizio presso i Settori della ex Polizia Provinciale, Biblioteche, Musei e Pinacoteche, Formazione Professionale e Turismo, per Martedì 20 settembre 2016, con concentramento sotto la sede della Presidenza della Regione Puglia, sul Lungomare Nazario Sauro a Bari, alle ore 12.00, per rivendicare interventi politico-amministrativi in grado di risolvere la totale assenza di elementi logistico-organizzativi, gestionali e contrattuali che sta interessando il personale delle ex Province ricollocato presso l’Ente Regione Puglia. Dopo il sit-in di domani, Cgil Cisl Uil della Funzione pubblica hanno annunciato una grande iniziativa per gli inizi di ottobre con i dipendenti della Regione alla quale saranno invitati a dare delle risposte il Presidente Emiliano e tutte le forze politiche.

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