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Caporalato. Franco Bambacigno (Fai Cisl Foggia): Grande prova delle forze dell’ordine su prevenzione e contrasto del fenomeno

Pubblicato il 22 Set, 2016

Foggia, 22 settembre 2016. “La lotta al caporalato è una delle leve strategiche per rilanciare l’immagine e l’economia del territorio di Foggia. L’intensificarsi dell’azione repressiva, messa in atto dalle nostre forze dell’ordine in agricoltura, merita non solo il plauso di tutte le organizzazioni del settore ma anche una risposta concreta e condivisa dalle associazioni datoriali, al fine di portare a compimento ogni iniziativa sociale, politica e contrattuale utile, a partire dalla stipula del nuovo contratto provinciale”. E’ quanto rileva il segretario generale territoriale della Fai Cisl di Foggia, Franco Bambacigno, che esprime “grande apprezzamento” per le recenti operazioni delle forze dell’ordine, dell’Ispettorato e del NIL dei Carabinieri, in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del caporalato, che “purtroppo – evidenzia il responsabile sindacale – ancora imperversa diffusamente sul territorio. Sono stati conseguiti risultati molto significativi – afferma il segretario della Fai Cisl – grazie anche ai protocolli sottoscritti a livello nazionale ed all’impegno del Prefetto di Foggia affinché questi protocolli vengano applicati efficacemente in Capitanata. Grazie alle ultime operazioni di polizia, è stata colpita la manovalanza – sottolinea il dirigente sindacale – ma, anche se molte aziende sono state ispezionate, ancora non abbiano notizie di aziende agricole colpite da provvedimenti giudiziari. Per questo, auspichiamo che l’azione di contrasto possa proseguire anche in questa direzione, estirpando in maniera ancor più decisiva questo ‘cancro’ che, da troppi anni, affligge la nostra agricoltura e la nostra società”. Il segretario generale della Fai Cisl invita quindi a continuare sulla strada della repressione del fenomeno ed auspica inoltre che “si possa presto riaprire il tavolo delle trattative per il rinnovo del Contratto Provinciale del Lavoro (CPL), che è lo strumento di partecipazione e concertazione più efficace per stabilire al meglio diritti e doveri e, al tempo stesso, contrastare ogni abuso e illegalità nel mercato del lavoro agricolo”. Nonostante la determinazione del sindacato, la trattativa ancora tarda a concretizzarsi, viste le resistenze ancora presenti. “Sulla parte normativa sono previste alcune figure di rilievo – prosegue Bambacigno – come quella del ‘lavoratore polifunzionale’ che opera nell’azienda con una qualifica nuova ed una tariffa contrattuale adeguata, in grado di assicurare un salario rapportato all’attività svolta. Dando dignità e diritti ad una figura professionale come questa – sottolinea Bambacigno – sarà più agevole valorizzare il lavoro virtuoso ed isolare e colpire quello irregolare e illegale. Nonostante i numerosi interventi fatti negli ultimi anni, il caporalato resta – aggiunge Bambacigno – una radice molto dura da estirpare. In questa direzione, sarà altresì fondamentale arrivare ad una normativa che consenta il corretto incontro tra domanda e offerta e permetta di investire sugli enti bilaterali per trovare insieme le soluzioni più adeguate. A tal fine, la Fai Cisl è pronta, come sempre, a fare la sua parte – conclude il segretario Bambacigno – per l’affermazione delle regole e la valorizzazione del lavoro agricolo in Capitanata, che resta il traino principale della nostr

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