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Non autosufficienza. Sindacati: Urgente riaprire il confronto con la Regione Marche

Pubblicato il 12 Ott, 2016

Ancona, 12 ottobre 2016. Il 5 luglio scorso SPI FNP e UILP Marche presentarono il documento unitario “Proposte per una nuova politica regionale sulla non autosufficienza” (fondo) .A distanza di più di 3 mesi dalla presentazione del documento, restano aperte una serie di questioni rispetto alle quali è urgente riaprire il confronto con la Regione Marche. Sull’area dell’integrazione socio sanitaria la Regione investe un budget risibile (circa 170 milioni di €), insufficiente a garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza socio sanitaria. I settori più critici sono quelli della salute mentale, delle dipendenze patologiche e delle cure domiciliari. Rispetto a queste ultime, i livelli di assistenza erogati dalla Regione sono inferiori alla media nazionale e gli utenti assistiti sono in calo (-3.500 dal 2008 ad oggi), a fronte di bisogni crescenti. Solo una quota residua ed eventuale dei 400 nuovi posti letto di residenza protetta per anziani sarà collocata seguendo il criterio del riequilibrio regionale, che avrebbe dovuto rappresentare il criterio principale per la scelta delle strutture nelle quali convenzionare i posti letto di RP Anziani. In questo modo saranno premiati quei gestori delle strutture che, sfruttando rendite di posizione e disponibilità di alcuni amministratori locali, ottengono autorizzazioni ad aprire nuove strutture (certi del successivo convenzionamento) a prescindere dalle reali necessità dei territori. Preoccupa il percorso di trasformazione dei piccoli ospedali in Ospedali di Comunità, che diverrà definitivo al 1 gennaio 2017. Alcune criticità: 2 ore di assistenza medica diurna per 10 posti letto di cure sono insufficienti; l’assistenza notturna sarà affidata alla sola Guardia Medica e al Medico della Potes (quando presente). Sulla gestione delle urgenze negli Ospedali di comunità servono iniziative pubbliche di informazione della cittadinanza! Resta sulla carta il progetto di sviluppo delle 15 Case della Salute di tipo A (bassa intensità assistenziale) da attivare ex novo sul territorio regionale. Al momento non è partito neppure il primo step di questo percorso, che prevedeva l’attivazione di 5 strutture nei capoluoghi di Provincia. Intesa Governo – Sindacati sulla riforma del sistema previdenziale Il 28 settembre scorso Governo e Cgil Cisl Uil confederali hanno firmato un verbale di sintesi su alcune importanti modifiche del sistema pensionistico italiano. Vengono previste una serie di misure che saranno inserite nella prossima Legge di Stabilità (circa 6 miliardi in tre anni) e che produrranno i loro effetti già nel 2017. L’accordo modifica l’istituto della quattordicesima mensilità (cosiddetta “somma aggiuntiva). Viene ampliata la platea dei beneficiari della somma aggiuntiva, incrementando il limite di reddito necessario, che passa da 9.786,86 € (circa 750 € mensili) a 13.049 € lordi annui (circa € 1.000 mensili) e incrementato l’importo per coloro che finora hanno percepito il beneficio. Nel 2016, nelle Marche, la somma aggiuntiva è stata erogata a 70.494 pensionati (2.127 milioni in Italia), per un valore complessivo di quasi € 29 milioni (quasi € 850 milioni in Italia). I pensionati marchigiani con età superiore a 64 anni e reddito pensionistico compreso tra 0 e 750 € lordi mensili sono 76.099 (dati Inps 2014). Quelli con reddito pensionistico compreso tra 750 e 1.000 € lordi mensili sono 46.837. In base a ciò si può stimare che 43.500 pensionati marchigiani potrebbero essere interessati dall’estensione del beneficio. Quindi circa 119.500 pensionati marchigiani beneficeranno complessivamente dell’accordo.

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