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Emilia Romagna. Cisl “Approvazione T.U. sulla legalità Importante passo avanti per la tutela del lavoro e della legalità”

Bologna, 26 ottobre 2016. “Il “Testo Unico per la Legalità” è un gran passo avanti, sia sulla strada della legalità sia per la tutela occupazionale dei lavoratori impegnati nelle aziende sequestrate o confiscate alle mafie. Un provvedimento che in maniera innovativa accorpa tutte le normative regionali per frenare il pericolo d’infiltrazioni mafiose nel tessuto economico regionale”. E’ quanto ha dichiarato questa mattina Giorgio Graziani, segretario generale regionale Cisl, dopo l’approvazione del testo da parte dell’Assemblea legislativa regionale. “Numerose – ha chiosato Ciro Donnarumma, della segreteria regionale Cisl – sono le nostre richieste recepite nel provvedimento. In particolare quella relativa ai beni sequestrati e confiscati alle mafie, dove è previsto un coinvolgimento delle parti sociali per la tutela dei livelli occupazionali attraverso la condivisione dei piani industriali e il confronto con gli amministratori giudiziari nominati. Aspetto di non poco conto, visto che fino ad oggi, solo nel 2016, sono 237 i beni confiscati ‘di 1° grado’, a cui vanno sommati i 93 del 2015”. “Altro punto fondamentale – continua Donnarumma – è l’estensione dell’albo regionale (cosiddetto elenco di merito) delle aziende sane e certificate a tutti i comparti, mentre finora era riservato solo al settore edile. Così come diventa basilare la possibilità di ridurre le stazioni appaltanti, ed è del tutto evidente che in questo modo i controlli effettuati potranno essere più incisivi ed efficaci”. “Altra innovazione – continua il sindacalista – è quella secondo cui, nell’ambito degli appalti, la tutela dei lavoratori non è garantita solo dal CCNL, ma anche da eventuali accordi territoriali in essere, è ciò per evitare concorrenza sleale e nascita di cooperative ‘spurie’. Di conseguenza, un ‘azienda che dovesse vincere un appalto in un qualsiai territorio della regione dove vi è un contratto territoriale di settore, sarà costretta ad applicarlo. Finora non era così, l’obbligo riguardava solo il contratto collettivo nazionale. Di rilievo anche le nuove disposizioni in materia di tutela dell’ambiente e di sicurezza sul lavoro, con l’introduzione di un ulteriore potenziamento dell’attività ispettiva”. “Ora la speranza è che con il via libero al testo definitivo – ha concluso Graziani – inizi una nuova fase che favorisca quel processo di trasparenza, semplificazione, legalità, certezza della realizzazione delle opere. Ed è anche per sottolineare l’assoluta importanza del tema che il prossimo 7 novembre, a Bologna, abbiamo organizzato la tavola rotonda “Lavoro è legalità” con politici e alcuni dei massimi esperti del settore. Appuntamento che avrà inevitabilmente al centro del dibattito il ‘Testo Unico per la Legalità’ ”.

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