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Equitalia. First Cisl Emilia Centrale: lunedì 14 novembre adesione allo sciopero nazionale contro la soppressione

Pubblicato il 11 Nov, 2016

Modena, 11 novembre 2016. Si preannuncia massiccia l’adesione dei 33 addetti modenesi di Equitalia Riscossione allo sciopero nazionale proclamato unitariamente per lunedì 14 novembre dai sindacati di settore Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito, Uilca Uil. Gli sportelli di via Emilia Ovest resteranno chiusi per l’intera giornata. In occasione dello sciopero è prevista una manifestazione nazionale a Roma. Sindacati e lavoratori chiedono modifiche al decreto che prevede la soppressione di Equitalia, sollecitano dignità e rispetto per i lavoratori, spesso oggetto di attacchi denigratori e offese anche sul piano personale. «La tanto sbandierata chiusura di Equitalia – affermano i sindacati – altro non è che la fase finale di un processo di evoluzione del settore riscossione tributi, iniziato anni fa e accelerato dal premier Renzi più per dare la percezione di eliminare “il mostro Equitalia” che per fare una vera riforma sostanziale. La riforma del governo Renzi intende infatti incorporare Equitalia, sia pure come società autonoma, nell’orbita dell’Agenzia dell’Entrate, con un’operazione di facciata che elimina il nome così tanto odiato, sostituendolo con Agenzia Entrate-Riscossione. La campagna mediatica denigratoria verso Equitalia, cavalcata da più parti politiche, – continuano Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito, Uilca Uil – ha alzato i toni verso gli operatori di Equitalia, i quali altro non sono che lavoratori pubblici che svolgono una funzione importante, regolata da leggi dello Stato. Se lo Stato avesse voluto, avrebbe già potuto cambiare le regole per la riscossione dei tributi che viene effettuata principalmente per conto di~vari enti (tra cui Inps, Agenzia delle Entrate, Comuni, ecc.)». Ciò che più indigna i lavoratori è la campagna mediatica contro di loro e di cui fanno le spese quotidianamente anche gli addetti modenesi allo sportello, spesso oggetto di attacchi verbali e offese personali. Oltre a rispetto e dignità, sindacati e lavoratori chiedono alle istituzioni di dare al più presto risposte concrete sulle incertezze di alcune norme relative alle aspettative occupazionali degli addetti del settore. La mobilitazione e le pressioni di lavoratori e sindacati hanno già portato al recepimento dell’emendamento, nel decreto legge n.193 del 22 ottobre scorso, sull’abolizione della selezione e verifica delle competenze per il personale nel passaggio al nuovo ente. «Selezione che i lavoratori sentono come una vera e propria ingiustizia in quanto già effettuata al momento dell’assunzione di ognuno di loro – ricordano i sindacati – Si attende però la conversione in legge del decreto per dare certezza a questo provvedimento. Prima della trasformazione societaria e della soppressione di Equitalia, i lavoratori chiedono poi di rinnovare il ccnl, fermo dal 2008. Altrettanto importante è la richiesta di avere garanzie sullo sblocco del progetto di riforma del fondo nazionale previdenziale di settore, istituito da una legge dello Stato del 1953 e – concludono Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito, Uilca Uil – ancora in attesa di una valutazione del ministero del Lavoro».

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