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Toscana. Rinnovato cpl Firenze-Prato in agricoltura. Fai Cisl: netta pregressione su salario e partecipazione

Firenze, 20 dicembre 2016. Dopo il blocco delle trattative, il 19 dicembre è stato siglato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Territoriale per gli operai agricoli, forestali privati, florovivaisti e semenzieri delle province di Firenze e Prato per gli anni 2016 – 2019. Il rinnovo vede un aumento salariale del 3,24% per ogni livello che aggiungendosi a quello del contratto nazionale del 3,9% porta ad un aumento complessivo per il comparto oltre il 7%. L’aumento avverrà in due tranche, la prima il 1 dicembre, la seconda con l’ingresso a regime 1 maggio 2017. Il rinnovo della parte normativa prevede il recepimento delle novità nazionali, l’aumento della flessibilità di orario ampliando i periodi della differenziazione degli orari, il chiarimento in merito al diritto alla conservazione del posto in caso di malattia, estensione dell’anticipo del Tfr anche in caso di ristrutturazione della casa di abitazione per i lavoratori e per i figli. Molto significativi sono gli aumenti degli indennizzi e dei rimborsi già in atto come ad esempio il sostegno alla maternità alle lavoratrici, con l’impegno delle parti di incrementare ulteriormente le tipologie delle prestazioni aggiuntive frutto della bilateralità. Le organizzazioni sindacali e le parti datoriali hanno riconosciuto l’importanza delle professionalità degli addetti, pertanto nel rendere operativa la formazione è stata formalizzata la volontà di redigere un libretto formativo dei lavoratori. Con questo rinnovo viene arricchita la parte relativa agli appalti per mettere ulteriori paletti e controlli: l’appaltatore dovrà consegnare all’appaltante oltre alla copia del Durc anche Unilav. Inoltre, nella volontà di sottolineare la circoscrizione dell’utilizzo dei voucher in agricoltura ai soli casi previsti dalla legge, è stato deciso di riportare la normativa dei voucher tra gli allegati al Ctl. “E’ un rinnovo importante- dice il segretario Udirica Fabbri- sia per la parte economica, con l’aumento salariale e tutta la bilateralità, che quella normativa rimettendo al centro il ruolo dei sindacati e dei suoi rappresentanti in più istituti a cui si aggiungono l’articolo sugli appalti e la sfida di creare, in sostegno al protocollo regionale, un albo delle aziende abilitate a svolgere il lavoro in appalto in agricoltura .In merito a quest’ultimo aspetto, le parti si sono impegnate a riprendere la discussione per far decollare l’iniziativa nell’interesse di tutto il comparto agricolo interprovinciale. Adesso inizieranno le consultazioni dei lavoratori per arrivare alla firma dell’ipotesi di accordo”. Un risultato che, per il segretario nazionale Fai Cisl Fabrizio Colonna, “migliora nettamente le condizioni di vita dei lavoratori determinando un sensibile aumento del potere d’acquisto dei dipendenti e rinnovando ruolo e funzioni della bilateralità. Altrettanto importante il capitolo sulla gestione degli appalti, che viene regolamentata e riorganizzata su basi proattive, finalizzate a promuovere e sostenere il lavoro di qualità. Nel complesso, un accordo di grande spessore che consolida il ruolo delle relazioni sindacali e della contrattazione nelle dinamiche di crescita e integrazione del territorio”, conclude Colonna.

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