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Sardegna. Sky, Saranno trasferiti a Milano 10 lavoratori della sede di Cagliari. A rischio anche i 1000 della sede di Sestu

Cagliari, 19 gennaio 2017 – Saranno trasferiti da Cagliari a Milano 10 lavoratori di Sky Italia . E’ una delle ricadute sulla Sardegna del piano organizzativo messo a punto dall’amministratore delegato An-drea Zappia per ottimizzare strutture e obiettivi al fine di restare competitivi. L’azienda comunica la chiusura della sede capitolina nonché dei trasferimenti verso Milano “che, oltre ad essere traumatici per le persone coinvolte, farà pagare –si legge in una nota delle segreterie regionali SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL – un prezzo altissimo anche in termini di esuberi e livelli occupazionali. Si annunciano 120 licenziamenti a Roma e 80 a Milano. Altri 300 trasferimenti sono previsti da Roma a Milano e, per la prima volta, 10 persone da Cagliari a Milano”. Qualche anno fa il sito di Sestu contava oltre 1200 dipendenti a tempo indeterminato. Oggi, tra dimissioni volontarie non sosti-tuite e spostamenti verso altre sedi, i dipendenti sono scesi al di sotto di 1000 addetti. “Davanti a questo precipitare degli eventi sarebbe irresponsabile – scrivono i sindacati regionali di categoria – non considerare il Contact Center di Sestu (un tempo uno dei più importanti d’Europa) come la probabile prossima vittima designata dei piani di riorga-nizzazione aziendale”. Anche perché “ Le figure di management e coordinamento rive-stite da professionalità locali sono state sostituite – aggiungono i sindacati – da altre provenienti dalla sede milanese. Ancora più allarmante, nonostante le recenti denunce sollevate dai sindacati sui quotidiani locali, è il costante spostamento di attività verso fornitori outsourcer, esterni, spesso extraeuropei”. L’allarme dei sindacati era purtroppo più che fondato. “Le dichiarazioni di ieri, al di là dei numeri iniziali (comunque gravis-simi) che colpiscono la Sardegna, sdoganano un metodo che possiamo leggere solo in un modo: nessuno, nei 3 territori delle sedi Sky, Cagliari, Roma e Milano, può dormire sonni tranquilli” . “Ricordiamo – prosegue la nota delle segreterie regionali SLC Cgil, FISTEL Cisl e UILCON-Uil – che di questi posti di lavoro oltre l’80% sono stati creati negli anni tra il 2003 e il 2004 proprio a fronte di grandi investimenti e incentivi pubblici sotto forma di sgravi fiscali e contratti agevolati (l’allora Contratto di Formazione Lavoro) che fa di questa realtà produttiva un patrimonio di tutti i sardi e una delle poche boccate di ossigeno che ancora resistono nel nostro territorio”. Le Segreterie regionali SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL, esprimono la più ferma contrarietà verso la drastica soluzione ipotizzata dalla dirigenza SKY. I lavoratori sardi sono preoccupati e chiedono l’intervento congiunto, immediato“ senza attendere oltre, della Regione Sar-degna, del Sindaco Zedda e delle massime autorità prefettizie e territoriali, chiamate alla salvaguardia dei quasi mille posti di lavoro”.

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