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Emilia Romagna. Estorsioni a gruppo modenese lavorazione carni. Sindacati: “Governo attivi misure di contrasto a illegaliità”

Pubblicato il 27 Gen, 2017

27 Gennaio 2017 -“Sui fatti di Modena sarà compito della magistratura fare piena luce e attribuire le eventuali responsabilità penali. Sono in atto dinamiche distorte che denunciamo da anni, inquinano l’intero settore e danneggiano i diritti e le condizioni dei lavoratori”. Questa è la denuncia di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in merito agli arresti di due esponenti nazionali del sindacato SI Cobas, accusati di estorsione ai danni di un gruppo industriale modenese attivo nel settore della lavorazione delle carni. Quanto avvenuto ancora una volta evidenzia le distorsioni presenti nel settore della logistica che versa in uno stato di degrado”  sottolineano ancora le tre organizzazioni sindacali chiedendo al Governo di intervenire al più presto.
“Con l’istituzione del ‘Tavolo della Legalità’ del 2014 – tengono a ricordare –  abbiamo chiesto un intervento strutturato del governo per ripristinare regole e modalità trasparenti, nonché attivare misure di contrasto a ogni forma di illegalità. Di concerto con i ministeri competenti (Interni, Lavoro e Sviluppo economico) va garantita la continuità operativa nella legalità e – chiedono Filt, Fit e Uilt – serve l’istituzione di una sede permanente di confronto che affronti queste problematiche in modo concreto, garantendo ai lavoratori del settore regole, diritti, continuità occupazionale, sicurezza e legalità.
Nel percorso di rinnovo del contratto nazionale della logistica, trasporto merci e spedizione siamo impegnati – concludono le tre organizzazioni sindacali dei trasporti – a introdurre strumenti e regole condivise stringenti per la tutela della legalità e del lavoro nella catena degli appalti che costituisce il tema centrale di questo settore”.

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