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Calabria. La Cisl sollecita un forte rilancio dell’azione politico-amministrativa

Si è riunito oggi a Lamezia Terme il Comitato Esecutivo della CISL Calabria. Il Segretario Generale Paolo Tramonti, nella relazione introduttiva, ha illustrato i principali temi del momento.
Sul fronte nazionale la CISL calabrese condivide e sostiene l’azione messa in atto dalla Confederazione sui temi della riforma della Scuola, del Fisco e della Previdenza. Su quest’ultimo punto le soluzioni con le quali il Governo intende ottemperare alla sentenza della Consulta sull’inammissibilità del blocco delle perequazioni al costo della vita introdotto dalla Legge Fornero non sono sufficienti. Non si può parlare di bonus in quanto si tratta di soldi che appartengono ai pensionati e con l'”una tantum” e la rivalutazione, a partire dal 2016, la restituzione avviene solo in minima parte. A questo punto è necessario che il Governo apra con immediatezza il confronto con il sindacato per cambiare complessivamente la Legge Fornero e dare una risposta equa ai pensionati.
Sulla riforma della SCUOLA la CISL insiste nel chiedere profonde modifiche. Occorre predisporre un piano pluriennale di stabilizzazione che includa quanti non sono compresi nei 100.000 previsti dal Governo, così come non si può affidare la valutazione dei docenti a chi non ha la dovuta competenza. La scuola è fondata sulla collegialità e questo principio deve essere mantenuto e rispettato.
Sul FISCO è in pieno svolgimento, anche nella nostra Regione, la raccolta firme per la presentazione di una legge delega di iniziativa popolare i cui punti fondamentali sono: bonus da 1.000 euro, nuovo assegno familiare, fiscalità locale al servizio del cittadino, una imposta sulla grande ricchezza netta, riduzione dell’evasione fiscale. L’obiettivo è quello di dare più risorse a chi lavora, ai pensionati e alle aree sociali medio-basse sia in direzione di maggiore equità che per liberare risorse ai fini della crescita e della ripresa economica e produttiva.
Sul fronte regionale la CISL chiede con forza un maggiore impulso alle attività politico-istituzionali, adeguato alla complessità delle questioni aperte. Per questi motivi il confronto con il Governo regionale è fondamentale sia per la gestione delle tante emergenze presenti che sulle iniziative da assumere per portare la nostra Regione fuori dall’attuale condizione.
Per la CISL è arrivato il momento di mettere in campo provvedimenti strutturali per ridurre gli sprechi liberando risorse ordinarie e comunitarie e per avviare con immediatezza un piano di interventi per il Lavoro, la Crescita e l’Inclusione Sociale. Urge un Piano per il Lavoro con politiche attive a favore di disoccupati, inoccupati, precari e percettori di ammortizzatori in deroga in un quadro di rilancio dell’economia regionale che arresti il processo di desertificazione in atto che ha visto in questi anni la perdita di migliaia di posti di lavoro (70.000 negli ultimi 10 anni). Occorre prioritariamente rafforzare la capacità produttiva del tessuto imprenditoriale calabrese partendo dalle tante potenzialità esistenti, finora inespresse e poco utilizzate. In questo senso l’avvio del ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020 non può tardare, così come occorre accelerare sul completamento della spesa 2007-2013 per sostenere un concreto piano di investimenti, evitando il ripetersi di errori e ritardi nell’utilizzo dei fondi.
Per la CISL è fondamentale connettere la Calabria con i principali assi europei, partendo anche dal miglioramento delle infrastrutture esistenti che oggi possono contare su stanziamenti importanti (3 miliardi e 200 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020), decisivi per risollevare un settore strategico per l’economia calabrese e i livelli occupazionali come quello delle costruzioni.
Quanto sta avvenendo con il protrarsi dell’interruzione dell’A3 tra Laino Borgo e Mormanno dimostra chiaramente come la nostra Regione necessiti di un programma di opere pubbliche in grado di collegare e ammodernarne i vari territori scongiurando il ripetersi di situazioni come l’attuale che stanno provocando disagi e danni enormi alle popolazioni e al sistema economico regionale. Il tavolo convocato per il prossimo 3 giugno dal Ministro Delrio dovrà essere risolutivo sui tempi di definizione e di ripristino dell’importante arteria. In attesa la CISL ribadisce la richiesta di individuare e prevedere soluzioni alternative sugli assi viari, ferroviari, aerei e marittimi, soprattutto in vista dell’approssimarsi della stagione estiva.
L’insieme delle questioni aperte – per la CISL – dimostra come l’auspicata inversione di tendenza si potrà realizzare solo abbandonando le logiche del passato e chiamando a raccolta tutte le forze in campo per costruire un nuovo patto per il Lavoro, l’Economia, lo Sviluppo e la Legalità in Calabria.
In questa direzione si inquadra l’intesa sottoscritta nei giorni scorsi (Patto per la Calabria) tra OO.SS. regionali e Unindustria Calabria che si pone l’obiettivo di mettere in campo una strategia condivisa per aggredire tutte quelle criticità che fino ad oggi hanno ostacolato lo sviluppo della nostra terra in una logica di bene comune mirato all’avanzamento dell’equità sociale e della partecipazione.
Sono intervenuti al dibattito: Cosimo Piscioneri (Segretario Generale FNP CISL Calabria), Giovanni Gattuso (Segretario Generale FIBA CISL Calabria), Antonio Russo (Segretario Generale CISL Cosenza), Gennaro Madera (Responsabile INAS CISL Calabria), Domenico Serranò (Segretario Generale CISL Reggio Calabria), Pino De Tursi (Segretario Generale CISL Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia), Pompeo Greco (Segretario Generale FEMCA CISL Calabria), Annibale Fiorenza (Segretario Generale FIT CISL Calabria), Antonio Ferrari (Presidente CAF CISL Calabria).

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