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Emilia Romagna. Bosch Rexroth Oil Control: al via il confronto con i sindacati sul piano industriale

21 Febbraio 2017 – Si riapre il confronto tra sindacati e direzione aziendale di Bosch Rexroth Oil Control sul piano industriale presentato l’8 febbraio che prevedeva, a fronte di una crescita di fatturato di oltre 20 milioni di euro nel 2017 rispetto al 2016, una pesante ristrutturazione con 130 esuberi, aumenti della turnazione fino a 18 turni settimanali, esternalizzazione di parte delle lavorazioni a basso valore aggiunto (che valgono circa il 25% del fatturato 2017) con i conseguenti esuberi, ma anche la possibile mobilità di maestranze tra gli stabilimenti di Nonantola, Pavullo e Vezzano sul Crostolo.
Dopo le dieci ore di sciopero e il blocco degli straordinari proclamati da rsu e Fim Cisl Emilia Centrale, Fiom Cgil e Uilm Uil di Modena e Reggio Emilia, l’azienda ha rivisto il piano industriale rispetto agli esuberi dichiarati sostenendo che, a fronte della crescita del fatturato sul 2017, l’occupazione viene confermata in 1.250 unità, ovvero tutte le maestranze al 31 dicembre 2016. Il piano industriale ripresentato ieri, quindi, non prevede esuberi.
Sono stati fissati altri due incontri con la direzione Bosch. Nel primo incontro, in programma il 24 febbraio, si discuterà delle esternalizzazioni di parte delle lavorazioni a basso valore aggiunto, poiché i sindacati ritengono che ci siano margini per conservarle in azienda.
Il secondo incontro, in calendario il 3 marzo, servirà per affrontare il tema delle stabilizzazioni dei lavoratori somministrati e in staff leasing (parecchie decine) che l’azienda ha attualmente conteggiato nelle 1.250 unità. I sindacati e le rsu avevano già avanzato una proposta all’azienda e nei 18 mesi di trattativa sul contratto aziendale le stabilizzazioni erano già state ampiamente sviluppate con un affidamento al tavolo delle parti, poi saltato con la presentazione del piano l’8 febbraio. L’affidamento raggiunto nei mesi scorsi sulle stabilizzazioni deve essere uno dei punti da cui ripartire sul contratto aziendale e sarà fondamentale per il proseguo della trattativa e la sospensione delle iniziative di lotta.
Fiom Cgil, Uilm Uil di Modena e Reggio Emilia, Fim Cisl Emilia Centrale e le rsu non ritirano le iniziative di mobilitazione, a cominciare dal pacchetto di dieci ore di sciopero, la cui attuazione dipenderà dalle risposte sulle stabilizzazioni, che per i sindacati sono determinanti per poter proseguire nella trattativa. Resta confermato per ora il blocco degli straordinari e di tutte le forme di flessibilità nei tre stabilimenti di Nonantola, Pavullo e Vezzano sul Crostolo.

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