Emilia Romagna. Fim Cisl Emilia Centrale: sciopero alla Bosch Rexroth Oil Control contro mancata stabilizzazione somministrati e lavoratori in staff leasing

Pubblicato il 9 Mar, 2017

Modena, 9 marzo 2017. Un’ora e mezza di sciopero a fine turno per protestare contro l’indisponibilità aziendale a stabilizzare i lavoratori in somministrazione e in staff leasing. Succede oggi alla Bosch Rexroth Oil Control. L’astensione dal lavoro nei tre stabilimenti di Nonantola, Pavullo e Vezzano sul Crostolo è stata proclamata dal coordinamento rsu e dai sindacati Fim Emilia Centrale, Fiom di Modena e Reggio, Uilm di Modena e Reggio dopo l’esito negativo dell’incontro sul piano industriale dell’azienda. Quello odierno fa parte del pacchetto di dieci ore di sciopero già proclamato a febbraio e poi sospeso per la disponibilità dell’azienda a trattare e a ritirare i 130 esuberi inizialmente dichiarati nel piano industriale. Grazie alla modifica del piano industriale era stato possibile proseguire la trattativa. Oltre alla conferma numerica dell’organico di fine 2016, con il ritiro dei 130 esuberi, si sono affrontati i temi del fatturato da esternalizzare e la stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione con il superamento dello staff leasing. Temi, questi ultimi, che per rsu e sindacati sono fondamentali per il proseguo della trattativa e la sospensione dello sciopero dichiarato a febbraio. Sulle esternalizzazioni, pur fornendo l’azienda informazioni ritenute insufficienti dai sindacati, c’è stata però la disponibilità a ulteriori approfondimenti sui codici dei prodotti e sui volumi delle singole divisioni che non verrebbero fatte internamente, oltre che sulle persone coinvolte nella riorganizzazione, con relativa ricollocazione all’interno della divisione di appartenenza. La frattura si è invece registrata sul percorso di stabilizzazione e sul superamento dello staff leasing, poiché l’azienda si è resa disponibile, di fronte alla strutturalità del 18esimo turno che deve essere parte integrante del nuovo contratto aziendale, ad assumere per il solo 2017 una parte dei circa 35 fra lavoratori somministrati che raggiungono i 36 mesi, e lavoratori in staff leasing. L’azienda si è però dichiarata assolutamente indisponibile a garantire analogo percorso per tutta la vigenza contrattuale. Di conseguenza dal 2018 riutilizzerebbe il contratto di staff leasing per i somministrati che raggiungono i 36 mesi, pur in presenza del 18esimo turno. La risposta ufficiale dell’azienda verrà data su questo punto il 13 marzo. Sindacati e lavoratori, però, non sono d’accordo e, di fronte a questa posizione aziendale, distante da una soluzione utile a un accordo sull’integrativo aziendale, confermano il blocco totale sia delle prestazioni straordinarie che della flessibilità, oltre al primo sciopero nella giornata di oggi. Nella prossima settimana saranno convocate le assemblee con i lavoratori.

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