Puglia. Fim, Fiom, Uilm Taranto: “Su Ilva apertura sui piani formativi e di riqualificazione professionale”

Pubblicato il 16 Mar, 2017

Taranto, 16 marzo 2017. Un percorso specifico finalizzato alla formazione e al sostegno al reddito dei lavoratori. È quanto maturato questo pomeriggio a Bari nel corso della riunione del Comitato Monitoraggio Sistema Economico Produttivo ed Aree di Crisi (Sepac) della Regione Puglia con le organizzazioni sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e la direzione aziendale dell’Ilva Spa in AS. Relativamente a quanto previsto dall’accordo di CIGS siglato nei giorni scorsi al MISE, il tavolo tecnico ha sviluppato un percorso ad hoc, che metterà a disposizione dei lavoratori interessati 210 ore pro capite di formazione, presso le sedi identificate dal progetto, nell’ambito del bacino di crisi complessa Taranto, Massafra, Crispiano, Montemesola e Statte. Il previsto percorso di formazione sarà oggetto di approfondimento lunedì prossimo, nel corso di un incontro convocato all’Ilva di Taranto; in tale occasione azienda e sindacati individueranno i profili formativi utili alla formazione e la relativa ricollocazione dei lavoratori interessati. Nella stessa riunione regionale, inoltre, i sindacati metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm hanno formalmente chiesto di estendere la formazione anche ai lavoratori dell’indotto. È stata ribadita l’importanza di dar concretezza, quanto prima, a tutte le misure tese alla salvaguardia della professionalizzazione e reddito dei lavoratori, precisando che la misura che si intenderà introdurre deve necessariamente fornire oltre alla formazione, integrazione al reddito. Fim, Fiom e Uilm ritengono questo ulteriore passaggio un primo risultato aggiuntivo alle misure già previste dall’accordo CIGS siglato lo scorso 27 febbraio.

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