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Sardegna. Congresso Flaei Cisl regionale: il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS) al centro del dibattito

19 Aprile 2017 – Si è aperto con la relazione del segretario generale regionale della categoria, Mario Marras il XVII congresso della Flaei Cisl regionale. “Il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS), presentato lo scorso anno dalla Regione, – ricorda Marras – rappresenta l’orientamento politico per il futuro del settore energetico sardo. I lavoratori della Flaei ( il sindacato degli operatori elettrici aderenti alla Cisl ) vogliono rendersi protagonisti del confronto con la Regione per orientare ed adeguare la pianificazione alle esigenze della Sardegna e dei lavoratori sardi. 
“Il Piano energetico ambientale  – ha spiegato – contiene, infatti, politiche che orienteranno l’evoluzione del campo energetico: dai limiti di emissione di CO2 più stringenti rispetto a quelli nazionali allo sviluppo di distretti territoriali energeticamente autonomi, fino all’introduzione del metano nel sistema sardo”.
Marras ha illustrato l’andamento per la Sardegna della produzione di energia elettrica in base alle diverse fonti (termica e rinnovabile) e dei consumi, per gli anni dal 2012 al 2015 (ultimo anno con dati certificati di Terna).

La produzione di energia elettrica in Sardegna si è ridotta tra il 2012 ed il 2015 (ultimo dato disponibile) del 13%. La produzione termoelettrica nello stesso periodo è diminuita del 18%, mentre la produzione da rinnovabili è cresciuta del 6%.
Nel 2015 la produzione ha superato il consumo per il 31%.La quota di produzione rinnovabile nel 2015 ha rappresentato il 45% della produzione totale, così come la potenza installata rinnovabile ha avuto la stessa percentuale del 45% sul totale della potenza installata. La prevalenza di produzione rinnovabile ha caratterizzato la produzione eolica e poi solare fra le differenti fonti.
I consumi elettrici si sono ridotti dal 2012 al 2015 del 20%, con una discesa verticale nel 2013 ed una stabilizzazione nel 2015 rispetto all’anno precedente.

Significativi i dati sulla occupazione nel settore elettrico in Sardegna: si passa dai circa 1900 occupati di fine 2012 ai circa 1750 dipendenti a contratto elettrico a fine 2016. Un calo dell’8%. Ma anche un grande cambiamento e ringiovanimento della categoria. Infatti gli effetti degli accordi in Enel e Terna hanno portato, insieme alle tante uscite, anche le più numerose assunzioni degli ultimi anni nella nostra Regione. Nel quadriennio 2013 -2016 le assunzioni complessivamente in Sardegna hanno superato il numero di 250; questo significa che oltre il 14% dei lavoratori del settore sono stati assunti negli ultimi 4 anni. Un ricambio importante, forse irripetibile con queste entità, ma che dovrebbe continuare nei prossimi anni per effetto degli ulteriori accordi (ENEL 2016-2020, Terna in itinere) da cui discenderanno ulteriori assunzioni.

“La riapertura delle grandi fabbriche – ha detto Marras – significherebbe molto anche per noi, per il nostro settore: da Alcoa a Eurallumina, dalle imprese del territorio di Sassari/Porto Torres al centro Sardegna, solo con una ripresa dei consumi elettrici industriali e domestici possiamo pensare ad una inversione di tendenza per il nostro settore, soprattutto per la produzione di energia, per consolidare la nostra occupazione ed il nostro lavoro”.

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