Lamezia Terme, 2 maggio 2017. In un momento in cui di tutto ci sarebbe bisogno tranne che di inutili e sterili polemiche ci troviamo a dover registrare una querelle, a nostro avviso, priva di contenuto. Così Paolo Tramonti, segretario generale CISL Calabria, commenta le dichiarazioni rilasciate dalla CGIL Regionale. Pur ribadendo di voler chiudere una polemica “sterile e vuota di fondamento”, è opportuno fornire alcune precisazioni. Puntualizzazioni – spiega Tramonti – necessarie e dovute per rispetto della storia e dell’autonomia che da sempre caratterizza la CISL calabrese. In questo senso – prosegue Tramonti – non possiamo accettare lezioni di legalità o morale da parte di nessuno, né tanto meno dalla CGIL. La CISL, che ha sempre posto il tema della legalità al centro dei propri programmi e delle proprie strategie, ha in più occasioni formalizzato richieste di costituzione di parte civile, documentabili, come nelle circostanze dei processi “Porto di Gioia Tauro” e di quello relativo all’omicidio di Francesco Fortugno che, va ricordato, prima ancora che politico e rappresentante delle Istituzioni ha ricoperto il ruolo di segretario regionale CISL Medici. Fatti che pongono la CISL in un ruolo antimafia non di facciata o di concetto bensì di soggetto attivo, al di fuori di ogni intento retorico. Quanto alle presunte vicinanze della CISL alla politica è fin troppo chiaro e riconosciuto che a noi sta a cuore solo la tutela e la rappresentanza dei lavoratori come dimostrano le tante iniziative e mobilitazioni svolte sempre sul terreno del sociale e mai per sostenere candidati o partiti in occasione di elezioni e primarie come invece spesso accade per qualche altra Organizzazione Sindacale. E’ augurabile – conclude Tramonti – che non si presentino altre occasioni che diano origine a spaccature e polemiche, soprattutto quando queste sono portate avanti con insinuazioni e attacchi gratuiti e pretestuosi.