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Caporalato. Sbarra (Fai Cisl): Bene arresti a Cosenza ma c’è bisogno di prevenzione

Pubblicato il 5 Mag, 2017

Asti, 5 maggio 2017. “I 14 arresti a Cosenza confermano l’efficacia della legge contro il caporalato sul versante della repressione, ma denunciano anche quanto sia urgente l’applicazione piena delle leve partecipate previste dallo stesso provvedimento, a cominciare dalla Cabina di Regia. Serve una svolta: senza queste leve continueremo ad essere deboli sul fronte del presidio sociale e della vera prevenzione”. Così il segretario generale della Fai Luigi Sbarra, commentando gli arresti di queste ore in Calabria, a margine del Congresso della Federazione agroalimentare del Piemonte. “I dati delle recenti catture – aggiunge il sindacalista – dimostrano che la nuova normativa funziona sotto l’aspetto penale, con un Paese che finalmente si allinea al resto d’Europa. Un traguardo importante, per cui la Fai Cisl si è battuta con forza insieme agli altri sindacati di categoria. Ma il successo è ancora a metà: resta infatti ferma la Cabina di Regia che abbiamo voluto potenziare nella Legge 199 per inaugurare una controffensiva partecipata, che poggi sulla competente e capillare presenza del sindacato agricolo e delle Parti sociali sui territori”. “Perché il successo di questa battaglia, alla fine, non si misurerà solo sulla base della quantità degli arresti, ma anche e soprattutto sul numero di persone che saremo riuscite a sottrarre dallo sfruttamento prima che finiscano nelle reti degli aguzzini. La repressione senza prevenzione non è sufficiente, come sanno bene lobby oblique che si stanno muovendo in questi mesi per sabotare la seconda gamba della riforma. Il Governo le metta immediatamente a tacere, dando subito vera operatività a Cabina di Regia e Rete di qualità. Già troppo il tempo perduto”, ha concluso Sbarra.

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