Puglia. Un bando per aiutare lavoratori agricoli stranieri e italiani

Pubblicato il 31 Mag, 2017

31 maggio 2017. Un fondo per sostenere le spese per l’affitto e per curarsi destinato a lavoratori agricoli stranieri e italiani. E’ l’iniziativa promossa da Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per favorire l’integrazione dei braccianti agricoli stranieri aiutandoli a sostenere le spese dell’affitto di un’abitazione e quelle relative alle visite mediche. In vista dell’arrivo, nelle prossime settimane, di migliaia di lavoratori in provincia di Lecce, e in particolare nella zona di Nardò, impegnati nei campi nella raccolta dei prodotti ortofrutticoli, l’ente bilaterale Cassa Amica (assistenza malattia infortunio contrattuale in agricoltura), insieme con le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali provinciali Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil promuovono due bandi: uno riguardante l’erogazione, nel periodo tra il 1° giugno e il 30 settembre 2017, di contributi per le spese di locazione sostenute direttamente dai lavoratori o dalle aziende agricole e l’altro relativo al sostegno dei costi delle visite mediche da parte delle aziende.
Il bando relativo agli affitti è riservato ai lavoratori addetti alla raccolta in possesso di regolare permesso di soggiorno e di contratto di lavoro e alle aziende agricole iscritte all’Inps. Per queste ultime è necessario, tra i requisiti, che siano in regola con il versamento dei contributi alla Cassa Amica Lecce e con le normative per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Per ottenere il contributo, le aziende dovranno dimostrare di aver affittato locali poi concessi in uso gratuito ai lavoratori o di aver concesso in uso gratuito ai lavoratori locali di proprietà.“Questo bando – ha spiegato Salvatore Greco, presidente di Cassa Amica – è un’ambizione di modello di integrazione che proviamo a sperimentare nel nostro territorio. La Cassa si fa carico infatti delle spese di affitto delle abitazioni dei lavoratori affinché questi possano essere inseriti nel contesto sociale e svuotare, dunque, i campi di accoglienza. Un altro punto di forza di questo bando riguarda, inoltre, il fatto che siamo riusciti a coinvolgere le aziende che potrebbero mettere, infatti, a disposizione dei propri lavoratori un appartamento oppure un locale ad uso abitativo”.
“Il bando che presentiamo oggi è in una fase sperimentale, ma è un punto di partenza molto importante – dichiara Monica Accogli, segretaria generale Flai Cgil Lecce – perché va nella direzione verso cui abbiamo sempre spinto: verso la legalità e la trasparenza anche nelle politiche abitative. Una misura che mira a creare le condizioni per una vera integrazione dei lavoratori agricoli stranieri e non residenti nel contesto sociale in cui sono impegnati. L’auspicio è che si realizzi, nei prossimi anni, un albergo diffuso nel nostro territorio: la possibilità cioè di mettere a disposizione dei lavoratori migranti una rete di abitazioni private sfitte a prezzi calmierati con il contributo delle istituzioni e delle associazioni datoriali. Questo bando, sostenuto da parti datoriali e rappresentanti dei lavoratori, crea le condizioni per un sistema di accoglienza diverso, che evita la ghettizzazione dei lavoratori, l’illegalità e il caporalato. Rappresenta un’opportunità di crescita sia per chi viene accolto ma anche per chi accoglie. Questo è poi l’anno del banco di prova per la legge 199/2016 di contrasto al caporalato: l’obiettivo è quello di dare gambe e piena applicabilità alla legge nel nostro territorio e con questo obiettivo la Flai proprio in questi giorni ha avviato l’attività di sindacato di strada nei campi del nostro territorio”.

“In questo modo – aggiunge il direttore di Coldiretti Lecce, Giuseppe Brillante – vogliamo dare un’accelerazione nel percorso di un sempre maggiore rispetto della legalità nei rapporti di lavoro del mondo agricoli. Vogliamo dimostrare che questi lavoratori stranieri possono fare a pieno parte dei contesti territoriali che li ospitano e per i quali territori si spendono con il proprio lavoro”.

“Il cancro del caporalato agricolo continua ad essere una ferita mortale nel nostro paese. – ha commentato Gianluigi Visconti, Segretario generale Fai Cisl Lecce – Un crimine che colpisce lavoratrici e lavoratori sia migranti che italiani; sono quasi 400.000 gli sfruttati nei campi, vittime di un sistema gestito e controllato in gran parte dalle agro-mafie che muovono un giro d’affari di oltre 20 miliardi di euro l’anno.

Contro questo fenomeno terribile abbiamo scatenato, come sindacato, un’offensiva che ha messo in chiaro un concetto: la piaga si sana insieme, non ammette scorciatoie e richiede un intervento complesso, articolato, e soprattutto partecipato; ecco perché, come Fai Cisl, abbiamo da sempre creduto fortemente nella contrattazione e nella bilateralità. In questa cornice va inquadrato l’intervento che abbiamo compiuto come ente bilaterale. Per comprendere appieno la reale portata, occorre, inoltre, leggere tra le righe dei provvedimenti; sono stati offerti alle aziende diversi strumenti per permettere loro un percorso di trasparenza e legalità e, nello stesso tempo, di convenienza economica. Le aziende che non utilizzano questi strumenti hanno poco interesse nel far cambiare veramente lo stato attuale delle cose. La pubblicazione dei bandi rappresenta quindi una prima vittoria di una ipotetica gara a tappe verso un traguardo di civiltà e di integrazione, che premia un metodo di lavoro concertato”.

“La Confagricoltura Lecce esprime soddisfazione per il contributo alla soluzione del problema alloggiativo dei lavoratori agricoli – dichiara Diego Lazzari, direttore di Confagricoltura Lecce – Unione provinciale agricoltori – cui l’ente bilaterale ha risposto con il bando in questione che interviene in favore dei lavoratori e delle imprese le quali, pur non essendovi tenute, si attivano per la risoluzione del problema alloggiativo. Si auspica che le incomprensioni ancora in atto per il lavoro agricolo nel territorio di Nardò, possano essere superati attraverso un positivo e costruttivo confronto. Non serve a nulla vietare e costringere le imprese e i lavoratori con ordinanze di divieto del lavoro nei campi, ma è sufficiente applicare le leggi in vigore”.

“Alla base della scelta che ci ha portato a elaborare e deliberare, in qualità di ente bilaterale, questo bando – dichiara Mauro Fioretti, segretario Uila Lecce – c’è innanzitutto la profonda convinzione che occorre incidere concretamente sul fenomeno del caporalato, sulle sue cause e sui suoi effetti. Il fenomeno del caporalato è un fenomeno complesso con tante sfaccettature, un fenomeno che trova terreno fertile dove maggiori sono i bisogni e le necessità dei lavoratori migranti impegnati nelle grandi stagioni di raccolta. L’alloggio è sicuramente una necessità primaria, lo è per i lavoratori italiani che risiedono in quel territorio, lo è soprattutto per chi arriva da lontano con la speranza di trovare un lavoro. Noi riteniamo sia fondamentale fare un salto di qualità in questo ambito: occorre creare un’alternativa esigibile al ghetto, occorre fare in modo che i lavoratori stagionali possano integrarsi fino in fondo con gli abitanti, non solo neretini ma anche dei paesi limitrofi, occorre farli diventare cittadini a tutti gli effetti, ancorché stagionali, perché solo così verrà meno quella condizione di isolamento e ‘segregazione di fatto’ che sta alla base di tutte le violazioni e i soprusi”.

“L’Ente bilaterale “Cassa Amica” è composto dalle organizzazione sindacali e datoriali che sottoscrivono il contratto dei lavoratori agricoli e che con atto di generosità – sottolinea Vito Murrone, direttore provinciale CIA Lecce –  hanno messo a disposizione dei lavoratori stagionali della provincia di Lecce un contributo, a favore dei lavoratori, per il costo dell’affitto. Alle aziende che, pur non avendone obbligo, si impegnano a trovare una adeguata soluzione abitativa ai propri lavoratori. Tutto ciò al fine di far emergere la legalità dei rapporti di lavoro e condizioni civilmente accettabili per i lavoratori”. 

Lecce, 31 maggio 2017                                 

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