Taranto, 1 giugno 2017 – Oltre 2000 su una forza lavoro totale del turno di circa 3000 unità, i lavoratori che hanno aderito allo sciopero di 4 ore proclamato da Fim Fiom Uilm e Usb in concomitanza con l’incontro svoltosi al Mise tra le Organizzazioni Sindacali ed il ministro Carlo Calenda. Numeri confortanti con una percentuale del 70% per le manutenzioni e 55% per l’esercizio. La mobilitazione è stata compatta. I lavoratori, insieme ai rappresentanti sindacali di Fim – Fiom – Uilm – Usb, “respingono con forza i numeri degli esuberi presentati da entrambe le cordate nei loro piani, che risultano così non negoziabili. Si dichiarano indisponibili a negoziare sui piani industriali presentati, poiché vanno riscritti garantendo salute,ambiente occupazione e salari. Ribadiscono, infine, la necessità di costruire una piattaforma rivendicativa che preveda il coinvolgimento della città. Ambiente, salute e lavoro sono imprescindibili per il rilancio di Ilva e della provincia ionica già fortemente in crisi”.