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Emilia Romagna. Sindacati: Approdato in consiglio comunale a Sassuolo il caso delle lavoratrici Cir food

Emilia Romagna, 15 giugno 2017. È approdato in consiglio comunale a Sassuolo il caso delle lavoratrici Cir food (cooperativa di ristorazione collettiva) impiegate presso l’ospedale di Sassuolo e precettate illegittimamente in occasione dello sciopero del 30 maggio. Come si ricorderà, i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil avevano subito denunciato il comportamento di Cir food che, precettando le lavoratrici 18 ore prima dello sciopero, non aveva rispettato i termini previsti dalla legge sulla regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi essenziali, non attivando le procedure di raffreddamento e conciliazione per definire il contingente necessario a garantire i servizi i minimi in ambito ospedaliero. Su questi fatti è stata presentata un’interrogazione in consiglio comunale, alla quale ha risposto il sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni. Il sindaco ha detto che, dal suo punto di vista, la vicenda non è di precipua pertinenza dell’amministrazione comunale perché riguarda un altro ente, ovvero l’Ospedale di Sassuolo Spa. «Riteniamo comunque che l’amministrazione comunale non possa considerarsi estranea ai fatti, vista l’importanza di quel servizio pubblico – affermano Paolo Montalti e Adriano Montorsi (Filcams Cgil Modena), Domenico Silvano e Alessandro Martignetti (Fisascat Cisl Emilia Centrale), Eleonora Tatulli e Lorenzo Tollari (Uiltucs Uil Modena e Reggio Emilia) – Il sindaco ha dichiarato che, in ogni caso, contatterà la direzione di Cir food per farsi parte attiva e chiarire i fatti, auspicando che la vertenza contrattuale arrivi a positiva soluzione e che fatti di questo tipo non abbiano più a ripetersi. Ringraziamo il sindaco per il suo “formale” impegno e nelle prossime ore gli inoltreremo una nota congiunta richiedendo di essere prontamente informati sulle risultanze del confronto con Cir food e su come definire la gestione di situazioni critiche come questa nel prossimo futuro. Certo, però, ci saremmo aspettati qualcosa di più. Non possiamo, infatti, insieme alle lavoratrici, ritenerci pienamente soddisfatti dalla risposta del Comune. Ci saremmo aspettati e avremmo gradito che, in tale consesso, il sindaco si premurasse di ringraziare il gruppo di lavoratrici che, responsabilmente, il 30 maggio ha scelto di prestare comunque la propria attività rinunciando a un diritto legittimo e costituzionalmente garantito (il diritto di sciopero), per dare priorità alla tutela e garanzia del servizio ai degenti, dimostrando così un notevole spirito civico». I sindacati aggiungono che l’azienda, invece, non si era premurata affatto di verificare, come previsto dalla legge, le condizioni minime da garantire, scaricando all’ultimo secondo tale disorganizzazione sulle proprie lavoratrici con il tardivo e deprecabile atto della precettazione. Per questo Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil incalzeranno l’amministrazione comunale e attueranno tutte le dovute verifiche legali al fine di tutelare i diritti delle lavoratrici, in piena compatibilità con i sacrosanti e legalmente riconosciuti diritti dei pazienti dell’ospedale. «Auspichiamo che nei prossimi giorni il sindaco e la sua Giunta si facciano anche parte attiva per aprire un confronto, sia a livello comunale che distrettuale, finalizzato a disciplinare e regolamentare situazioni di questo tipo con Cir food in primis, ma anche e soprattutto con tutti i soggetti coinvolti negli appalti pubblici. Ciò nel rispetto della normativa sul diritto di sciopero nei servizi essenziali, come peraltro previsto – concludono Paolo Montalti e Adriano Montorsi (Filcams Cgil Modena), Domenico Silvano e Alessandro Martignetti (Fisascat Cisl Emilia Centrale), Eleonora Tatulli e Lorenzo Tollari (Uiltucs Uil Modena e Reggio Emilia) – dalle linee guida del “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2016-18” dell’ospedale di Sassuolo».

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