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Calabria. Poste Italiane, sciopero delle prestazioni straordinarie dal 21 luglio al 19 agosto ad eccezione del 31 agosto

Catanzaro 20 luglio 2017 – Al via domani lo siopero delle prestazioni straordinarie dei lavoratori di Poste Italiane indetto dalle federazioni di categoria  SLP-CISL, FAILP-CISAL, CONFSAL COM e UGL-COM per reclamare e denunciare una serie di problemi irrisolti che stanno mettendo in ginocchio l’erogazione dei servizi postali in Calabria. A partire dal 21 luglio fino al 19 agosto, con eccezione del 31 luglio (giorno di scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi), vi saranno disagi in tutte le Poste della Calabria per lo sciopero delle prestazioni straordinarie indetto dai sindacati estensori di questo comunicato. SLP-CISL, FAILP-CISAL, CONFSAL COM e UGL-COM reclamano e denunciano una serie di problemi irrisolti che stanno mettendo in ginocchio l’erogazione dei servizi postali in Calabria. In particolare, all’annoso problema del recapito che soffre di carenze strutturali e di indirizzo comune in tutta Italia, nel mirino vi è la situazione del settore Mercato Privati (sportelleria), il quale è in piena crisi gestionale tale da rendere complicata la corretta fruizione dei servizi erogati ai cittadini (chiusure Uffici Postali, carenze di personale, ecc..) e fa soffrire i lavoratori, ormai stanchi e delusi da un management non all’altezza di tale compito. Infatti, da quando si è insediata l’attuale dirigenza, tre anni orsono, i servizi sono peggiorati e la Calabria è entrata in una crisi irreversibile mediante un processo involutivo. Si lamentano una serie di problemi quali: la carenza di personale a tutti i livelli, le chiusure degli Uffici Postali, le mancate trasformazioni dei lavoratori parttime in full-time, le continue violazioni contrattuali, le scelte illogiche e non funzionali nella soppressione dei servizi, le pressioni commerciali effettuate sul personale, le mancanze strutturali nella sicurezza e nell’agibilità degli uffici, la gestione della mobilità interna completamente stagnante e penalizzata anche da assunzioni esterne che violano i diritti dei lavoratori, prevaricazioni e continuo ricorso allo straordinario forzoso per nascondere le carenze strutturali. La categoria protesta per dare ai cittadini calabresi un servizio migliore e per assicurare un futuro ai tanti lavoratori che rischiano con questo tipo di gestione recessiva di vedere pregiudicato il posto di lavoro, cosa questa infausta in una regione che su tale versante paga già un conto salatissimo. 

 

 

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