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Puglia. Notizie positive per il territorio di Brindisi. Cisl: “Ora rafforzare concertazione”

4 Agosto 2017 – “Buone notizie sono giunte in questi giorni dal Viceministro Teresa Bellanova, riguardanti circa 84 milioni che metterà a disposizione il Mise per Brindisi, Lecce e Taranto, destinati rispettivamente all’accordo di programma per la città ionica per circa 29 milioni, a Brindisi e Lecce 43 milioni attraverso una riprogrammazione di risorse non ancora utilizzate, 12 milioni di risorse nazionali e comunitarie in quanto ritenute aree di crisi non complesse e 800 mila euro in aggiunta di risorse regionali”. E’ quanto annuncia Antonio Castellucci, Segretario generale Cisl Brindisi in una nota che così prosegue: 

“Importante è, inoltre, l’approvazione del Cipe avvenuta un mese fa per la diversa destinazione di risorse assegnate per interventi nel Porto di Brindisi a seguito di modificate esigenze istituzionali della Marina Militare e funzionali dell’Autorità portuale, il cui costo complessivo per i nuovi interventi finanziari previsto è di circa 19 milioni, per cui la stessa Autorità portuale ha manifestato anche disponibilità al relativo cofinanziamento.
Riteniamo, questi ultimi interventi, un ulteriore e considerevole tassello nelle dinamiche vertenziali per Brindisi ed il suo territorio, in un momento storico in cui responsabilmente come Cisl Taranto Brindisi, con le altre confederazioni, siamo impegnati congiuntamente alle rispettive Federazioni di categoria, a scongiurare la perdurante emorragia di posti di lavoro, in tutti i settori produttivi, poiché questo territorio versa in uno stato di crisi gravissima e necessita di interventi strutturali. Positivo è stato, anche, il Protocollo d’intesa tra il Ministero per lo Sviluppo Economico e Avio Aero per un investimento complessivo di circa 100 milioni, teso a sviluppare piattaforme tecnologiche di Additive e Advanced Manufactoring presso lo stabilimento di Brindisi.
Per troppi anni questa parte della penisola è stata vittima di una gestione dissennata delle risorse europee e nazionali; risorse in realtà destinate alla coesione ed al rilancio del territorio ma i cui finanziamenti sono stati dispersi in una miriade di rivoli, fuori da una visione organica e strutturale di sviluppo nazionale.
Risorse forse spese male o, quanto meno, che non hanno raggiunto lo scopo di risolvere strutturalmente i problemi. Come Cisl Taranto Brindisi, per l’esperienza acquisita su Taranto, abbiamo da sempre valorizzato l’attività del Contratto istituzionale di sviluppo per quest’area di crisi, la cui regia indiscussa va ascritta meritoriamente al Ministro Claudio De Vincenti con tutto il suo staff – struttura di missione – in quanto ritenuta strategia innovativa nel modo nuovo di operare sul territorio, di come investire e come saper spendere le risorse pubbliche implementando contestualmente capacità e volontà, corresponsabilità e concertazione, attraverso “il lavorare insieme” in maniera propositiva, tutti ad uno stesso tavolo di lavoro: Istituzioni centrali e locali, parti sociali, stakeholders.
Ecco perché reputiamo, come abbiamo anche sostenuto nel nostro congresso il 13 e 14 marzo u.s., estremamente importante l’istituzione di un Tavolo interistituzionale anche per lo sviluppo di Brindisi, che richiamando il modello Cis Taranto potrà dare slancio economico e sociale forte, potrà includere Governo nazionale, Regione Puglia, sindaci, parti sociali, per assicurare una governance efficiente e organica alle politiche di sviluppo di quest’area.
L’occasione del Tavolo che si sta concretizzando per Brindisi potrà dirsi colta solo se l’azione si concretizzerà attraverso progettazione, programmazione e capacità di spesa mirata, in toto delle risorse disponibili.
Altrettanto ineludibile sarà per questo territorio considerare la possibilità di una incisiva clausola per generare meccanismi di protezione sociale per imprese e lavoratori, meccanismi di legalità, attraverso protocolli ad hoc, per implementare massima trasparenza su tutti gli interventi in grado di sciogliere anche nodi strutturali che frenano a volte lo sviluppo diretto e indotto di tutti i settori produttivi.
Per quanto riguarda l’individuazione dei porti di Brindisi e di Taranto per l’istituzione in Puglia di due Zone Economiche Speciali (Zes), per cui il decreto ministeriale ha stabilito che la decisione finale debba essere in capo alla Regione Puglia, noi siamo molto prudenti ma allo stesso tempo molto fiduciosi, perché Brindisi, come Taranto non vorranno mai dissipare inutilmente alcuna risorsa pubblica.
Sono provvedimenti importanti, le Zes, per lo sviluppo economico di entrambi i territori, poiché non devono prevalere interessi particolari, o anomale alchimie di fazioni politiche; occorrerà una vera governance che sappia anteporre interessi veri, opportunità occupazionali, sviluppo economico e sociale.
Servono certamente, per questo, risorse importanti ma anche tanta credibilità politica ed istituzionale, servizi aggiuntivi, coesione territoriale e regionale: insomma ognuno è chiamato a fare la propria parte in base al ruolo che ricopre. In tal senso riteniamo vadano definiti, contestualmente al riconoscimento delle Zes, anche una maggiore semplificazioni nel rilascio delle autorizzazioni, meno burocrazia, più legalità, un particolare riguardo al rispetto ed all’applicazione dei contratti di lavoro, una fiscalità di vantaggio, misure di tutela della salute, la salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza e della sostenibilità degli interi progetti, investimenti pubblici anche regionali, interventi mirati alle filiere produttive ed agli interventi infrastrutturali, insomma di attrattività e vantaggio concreto per chi vuole investire seriamente sul nostro territorio, così come è anche accaduto, se pur in contesti diversi, nel passato.
La Cisl Taranto Brindisi è determinata sinergicamente con tutti i livelli (regionale e nazionale) e con tutte le proprie Federazioni nel gestire non soltanto crisi e vertenze ma anche ed in particolar modo nel voler concorrere alla progettazione dello sviluppo territoriale per Brindisi (Patto sociale), nel voler partecipare ai Tavoli specie quando gli interessi generali sono resi perseguibili ed esigibili da un patto di coesione territoriale e sociale con le parti istituzionali e aziendali. Tale Patto, da sancire in una sede istituzionale come la Prefettura, deve formulare, elaborare e contenere buone pratiche per lo sviluppo del territorio attraverso la partecipazione, il confronto propositivo, l’inclusione e la corresponsabilità di tutti i soggetti presenti sul territorio ed in particolar modo anche delle parti sociali, veri termometri sociali.
Al contempo, sollecitiamo la rappresentanza parlamentare e regionale di questo territorio, di qualsiasi estrazione politica, a proseguire nella propria iniziativa come avvenuto nelle ultime settimane, continuando a sollecitare il Governo e la Regione Puglia perché agiscano di concerto per mettere a sistema e valorizzare il patrimonio infrastrutturale brindisino.
E’ di tali sinergie che hanno bisogno le persone, i nostri anziani, i lavoratori, i giovani, i disoccupati, i quali auspicano, a giusta ragione, tempi non eccessivamente estesi perché si riavvii qui un processo virtuoso capace di corrispondere ai loro bisogni e alle loro speranze di futuro”. 

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