Puglia. Cisl e Fisascat Cisl Taranto Brindisi sostengono la campagna contro apertura grandi centri commerciali a ferragosto

 Brindisi, 6 agosto 2017 – La Cisl e la Fisascat Cisl territoriali condividono e sostengono la campagna regionale pugliese 2017 promossa dalle segreterie sindacali unitarie del settore commercio, turismo, terziario, contro l’apertura dei grandi centri commerciali il 15 agosto. Ancora una volta le grandi multinazionali del commercio, anche nel territorio di Brindisi e segnatamente presso l’area commerciale di Mesagne, scelgono di ignorare e di calpestare il rispetto dovuto alle migliaia di lavoratrici, di lavoratori e alle loro famiglie.

“Lo fanno ammantando come presunto servizio alla collettività logiche squisitamente economiche – dichiara Antonio Castellucci, segretario generale Cisl territoriale – a danno della decenza e addirittura della dignità non solo di chi lavora nei centri commerciali ma anche degli stessi cittadini che sono persone, le quali dovrebbero essere orientate a scegliere di coltivare per se stesse la cultura del tempo libero, della socialità e della famiglia anziché quella del consumismo sfrenato e dei bisogni indotti.”
“Chiediamo alle famiglie di lanciare segnali chiari, appunto non recandosi presso i grandi centri commerciali e le rispettive gallerie il 15 agosto – rilancia Antonio Arcadio, segretario generale Fisascat Cisl Taranto Brindisi – e allo stesso tempo sollecitiamo la coerenza della politica, dei parlamentari, dei consiglieri regionali espressi dal territorio brindisino i quali negli ultimi anni si sono totalmente dimenticati delle promesse fatte al sindacato, quelle cioè di giungere ad una regolamentazione della materia. Nonostante gli impegni assunti ai tavoli di concertazione, insomma, essi sono venuti meno. Ed i lavoratori continuano ad essere impossibilitati a decidere se aderire o meno al lavoro festivo, in quanto né una legge né il contratto di lavoro consentono ancora di poterlo fare.”
L’auspicio di Cisl e Fisascat Cisl è che continui a maturare ancora di più rispetto al passato la coscienza comune contro le aperture, soprattutto in determinati giorni dell’anno, anche ispirata dai valori cristiani sul significato della festa.

 

 

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