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Marche. Welfare, dalla Regione ancora limiti e ritardi sui provvedimenti per studenti disabili sensoriali

Pubblicato il 7 Ago, 2017

 

Ancona, 7 Agosto 2017 – Dall’incontro del 25 luglio ancora nessuna delle osservazioni di Cgil, Cisl, Uil è stata raccolta dalla Regione Marche circa i provvedimenti a favore degli studenti disabili sensoriali. la cui delibera sta per essere approvata. “Come Cgil Cisl Uil siamo stati convocati per discutere la bozza il 25 luglio scorso  – spiegano le segreterie regionali – quando abbiamo presentato le nostre osservazioni di merito che nello specifico riguardavano i seguenti punti: 

  • l’opportunità di conoscere i numeri degli utenti; dove risiedono ( in quali ATS ); di quali servizi usufruiscono; quanto la Regione spende;
  • l’adeguata attenzione da dare al contratto di lavoro che le famiglie dovranno stipulare con l’Assistente alla Comunicazione ( la figura centrale dell’intervento). La semplice fissazione del compenso orario massimo, in assenza di qualsiasi altro esplicito riferimento alle normative contrattuali definite con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, comporta il quasi certo ricorso a formule poco tutelanti per i lavoratori;
  • il ruolo da dare agli ATS che, stante l’impianto previsto, diventano poco più di passacarte per conto della Regione invece che essere soggetti che organizzano il servizio e la modalità gestionale, partendo dalla effettiva presa in carico dello studente disabile sensoriale;
  • la necessità di definire i contenuti professionali della figura di Assistenti alla comunicazione prima di creare l’Albo regionale

“La mancanza di tempo perché si sta approssimando l’anno scolastico che la Regione ha utilizzato come scusante è poco plausibile – sottolineano ancora le Segreterie Regionali di Cgil, Cisl, Uil Marche – perché è la stessa utilizzata lo scorso anno. Di fatto anche questa volta, su un tema così delicato, sono emersi limiti e ritardi.  Teniamo a ribadire  – concludono – che le politiche e gli interventi sociali meriterebbero ben più alta attenzione e considerazione da parte della Regione che di fatto lascia colpevolmente inattuata la legge quadro su questi temi varata ormai più di due anni fa”.

 

 

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