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Lucca. Edilizia: Nuovo contratto settore lapideo

Pubblicato il 11 Ott, 2017

Lucca, 11 ottobre 2017. Hanno un nuovo contratto i mille addetti del settore lapideo di Lucca e provincia. L’intesa, che interessa i lavoratori impegnati nel comparto marmo e pietre ornamentali del territorio, è stato firmato da Confindustria Toscana Nord e dai sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. “Dopo attese, proroghe e anche la proclamazione dello stato di agitazione con assemblee e blocco degli straordinari – affermano Simona Riccio, segretario generale della Filca Toscana, e Giacomo Bondielli, responsabile territoriale della categoria – è arrivata la firma per questo importante accordo provinciale di settore. Il contratto – proseguono – sarà valido dal prossimo 1° gennaio fino al 30 giugno del 2020, e arriva in un momento di crisi del comparto; nonostante le difficoltà, però, siamo comunque riusciti aportare a casa un risultato positivo e dignitoso per i mille addetti di questo settore, che resta di fondamentale importanza per l’economia del territorio lucchese”. Tra i punti salienti, il rilancio delle attività del Comitato paritetico, un aumento delle quota a carico dell’azienda per la previdenza complementare, l’incremento delle indennità per i lavori speciali e disagiati, misure per il premio di risultato e incentivi per ridurre gli infortuni. “Il premio per il lavoro disagiato – spiegano – sale con il nuovo contratto a 0,50 euro giornalieri per i tre anni contrattuali. Per il lavoro nelle cave il premio sale a 0,60 euro per i primi due anni, e arriva a 0,65 nel 2020. In più l’aumento l’indennità di mensa arriverà a 6,11 euro nel 2018, a 6,36 euro nel 2019 e a 6,61 euro nel 2020. L’incremento della previdenza complementare è pari invece a due euro. Il testo, inoltre, prevede un premio sull’import-export, che viene calcolato sulla base di scale di valoretra il materiale esportato e gli infortuni. In più bisogna considerare il premio che tutti i mesi arriva in busta paga, pari a 52 euro, i 150 euro per i lavoratori che si sposano e quelli per la nascita o l’adozione, e la possibilità di permettere ai propri familiari di aderire al fondo di sanità integrativa Altea. Nel complesso – concludono Riccio e Bondielli – un buon risultato, che arriva a meno di 3mesi dalla presentazione della nostra piattaforma”. Soddisfazione anche in Filca nazionale: “L’accordo di Lucca è la conferma che le innovazioni partono dal territorio – afferma Salvatore Federico, segretario nazionale della Federazione – e che riusciamo sempre nel nostro intento, che è quello di mettere al centro la persona, la sua sicurezza, il suo benessere, la dignità del lavoro. Anche in questo caso – conclude Federico – fare contrattazione ha voluto dire riconoscere e rispettare tutte le parti coinvolte, le loro istanze, le legittime richieste, atutto vantaggio della dignità del lavoro e delle persone”.

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