11 ottobre 2017. “Garantire in egual misura il diritto alla salute in tutta la Sardegna”. E’ quanto dichiara il Segretario generale della Cisl sarda, Ignazio Ganga. “Finchè i cittadini sardi non avranno la certezza che il diritto alla salute è garantito -prosegue- , in egual misura, in ogni angolo dell’isola, sarà difficile concludere positivamente la maratona del Consiglio sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Al momento questa certezza non c’è. Lo dimostrano le proteste degli amministratori comunali, che giustamente si fanno portavoce delle preoccupazioni della gente. Una preoccupazione che la Cisl condivide”.
“Questa organizzazione -sottolinea il segreatrio regionale- continua a ribadire che solo gestendo la domanda di salute in robusti centri di prossimità, si potrà realmente orientare il sistema sanitario al cittadino scongiurando, soprattutto nelle periferie, la lesione del principio di sussidiarietà e di cittadinanza. Un aspetto, questo, oggetto di forte critica da parte delle Comunità locali alle prese con il fenomeno dello spopolamento. L’attuale impostazione della riforma sanitaria sarda sembra voler implementare il disimpegno delle istituzioni dalle periferie. E questo è inaccettabile”