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Veneto. Comune di Venezia. Cgil Cobas Csa Diccap Uil revocano lo sciopero. Fp Cisl: “Ora proseguire insieme la trattativa per l’interesse dei lavoratori”

Pubblicato il 24 Ott, 2017

Venezia, Mestre 24 ottobre 2017 –  Dopo la revoca dello stato di agitazione proclamato da Cgil Cobas Csa Diccap Uil si è svolto ieri a Venezia il primo incontro tra le sigle e l’Amministrazione Comunale di Venezia
“Accogliamo favorevolmente la scelta di queste Organizzazioni sindacali tornate nuovamente alla via della contrattazione, dopo tanti proclami bellicosi e cause giudiziarie perse” commentano Massimo Grella e Carlo Alzetta Segretario della FP Cisl di Venezia, che tengono però a precisare come “a questo punto risulti evidente l’errata strategia finora scelta” ed “ancor più bizzarro giustificare questo repentino ‘cambio di verso’ addossandone la causa alla ‘solita’ Cisl. Anche ieri più di tre ore e trenta di incontro per concordare con la controparte 10 date di calendario in cui ritrovarsi,  un semplice programma – osservano – che poi è stato presentato ai lavoratori come un accordo fondamentale! Nei fatti però questo era un obiettivo già raggiunto ad agosto, non praticato da queste sigle che avevano scelto di trincerarsi dietro pregiudiziali formali e chiedendo lunghi rinvii.
Silenzio assoluto, invece, sulle proposte concrete, ma ci sarà tempo per ascoltarle.
Come Cisl, nel frattempo, abbiamo continuato a contrattare permettendo ai lavoratori di avere un CCDI – Contratto Collettivo Decentrato Integrativo che garantisce diritti e ha portato, già da questo mese, riconoscimenti economici a non pochi dipendenti”.
“Nella trattativa sviluppatasi nel mese di settembre (anche queste disertate dalle altre organizzazioni) abbiamo ottenuto la sospensione delle cd “idee vincenti”, istituto apprezzabile che permette di far partecipare i lavoratori al miglioramento dell’organizzazione dell’Ente, ma che necessitava di una
nuova regolamentazione. Non a caso abbiamo già presentato, in assoluta solitudine di idee, una articolata proposta di modifica di questo istituto. Nei prossimi giorni grazie all’accordo CCDI 2017 inizierà un confronto con l’Amministrazione e con le Organizzazioni sindacali che vorranno entrare nel merito delle questioni, finalizzate anche ad una maggiore conciliazione dei tempi vita/lavoro. Una opportunità questa, generata dal nuovo CCDI e che era stata sottratta al tavolo sindacale dal tempo del commissariamento (2014). La trattativa quindi paga  – sottolineano – e confidiamo che tutti ritrovino il buon senso necessario in tutte le questioni sindacali dove si dovrebbero mettere in primo piano le attese e gli interessi dei lavoratori, rimanendo funzionali a cittadini e imprese. Cambiare idea, come hanno fatto i colleghi,  – concludono Massimo Grella e Carlo Alzetta – può essere scelta intelligente se pur tardiva quando però si trovano motivazioni adeguate, altrimenti risulta ancor più chiaro il fallimento”.

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