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Puglia. Fumarola (Fai Cisl): “La regione in piazza per chiedere sostegno alle istiuzioni”

Bari, 28 ottobre 2017. “Abbiamo visto prefetture colorate e affollate di lavoratori per chiedere sostegno alle Istituzioni e ai cittadini su un comparto che in Puglia rappresenta una delle speranze produttive più in crescita”. Così Daniela Fumarola a conclusione dei sit-in e dei presìdi che stamattina si sono svolti dinanzi le Prefetture pugliesi e di tutta Italia. “La Fai Cisl è scesa in piazza, anche in Puglia, a sostegno di progetti di riforma che coinvolgono i lavoratori dell’agricoltura, della trasformazione alimentare, della pesca, della forestazione e della bonifica” spiega il Segretario generale della Fai Cisl Puglia, Paolo Frascella. Delegati, militanti e lavoratori hanno dato vita a presidi e sit-in davanti alle Prefetture di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto per incontrare i cittadini e animare una sottoscrizione di firme su un’agenda che attraversa i temi settoriali della previdenza, dei giovani, del rilancio dei salari, del fisco, del mercato del lavoro, della lotta allo sfruttamento e al caporalato. “È una battaglia di civiltà sociale che riguarda il futuro dei settori agroalimentari e ambientali – sottolinea Fumarola – e dei lavoratori che li animano. Siamo scesi in piazza per rivendicare, tra l’altro, il riconoscimento dello status di lavoro usurante per i braccianti agricoli, gli addetti imbarcati della pesca, i lavoratori alimentari impegnati in reparti disagiati, gli operai forestali e della bonifica: condizione che permetterebbe il pensionamento con 35 anni di contributi”. La filiera dell’agroalimentare in Puglia, infatti, è il settore più in crescita. Le iscrizioni al registro delle imprese sono in aumento solo nel settore agricolo, in controtendenza a tutti gli altri settori. Aumentano le imprese agricole ed agroalimentari: Foggia, Barletta, Andria e Cerignola risultano fra i dieci comuni italiani con maggior numero (in termini assoluti) di imprese agricole, 9500, cioè oltre il doppio delle imprese di Roma. Il costante aumento delle imprese agricole giovanili, che coprono oltre il 10% del totale, denota quanto l’agricoltura pugliese sia più dinamica di altri settori. Oltretuttovil 5% dei prestiti nazionali in agricoltura è destinato alla Puglia (3% in atri settori). L’agroalimentare pugliese è anche il settore più stabile, infatti il tasso di sopravvivenza aziendale si attesta all’88%, contro il 65% del settore turistico ed il 64% del settore delle costruzioni. L’agroalimentare pugliese è il settore con minor tasso di fallimenti. Meno del 2% di fallimenti di imprese agricole, contro il 38% nel settore commercio e il 18% nel settore costruzioni. L’agricoltura incide per valore aggiunto oltre il 4%, rispetto al 2% rilevato a livello nazionale. In aumento le esportazioni agroalimentari pugliesi nel 2016. Un aumento di +5,8% (oltre 1,6 Miliardi di Euro) rispetto al 2015. La Fai Cisl richiede poi di rafforzare gli incentivi a sostegno dell’occupazione giovanile, di istituire nuovi ammortizzatori sociali universali. Sul versante dei salari, si invoca l’innalzamento delle retribuzioni dei contratti agricoli di prestazione occasionale, l’alleggerimento del carico fiscale sui redditi medio-bassi e lo sblocco del contratto nazionale degli operai idraulico-forestali, fermo da cinque anni. Quanto al contrasto allo sfruttamento, la Fai esige la piena attuazione della legge 199 sul caporalato, con un cambio di marcia sul fronte della prevenzione mediante un maggiore coinvolgimento delle parti sociali agricole sui territori.

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