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Veneto. Consiglio generale della Cisl Belluno Treviso. Al centro, giovani, contrattazione, sanità e relazioni sindacali

7 Novembre 2017 – Dopo il Congresso dello scorso marzo ha preso il via oggi a Cison di Valmarino il Consiglio generale della Cisl Belluno Treviso. Al centro del dibattito: lavoro, occupazione giovanile, relazioni sindacali, contrattazione sociale e riorganizzazione del sistema socio-sanitario.  Ai lavori, che sono stati aperti dalla Segretaria generale, Cinzia Bonan, ha partecipato la leader nazionale della Cisl Annamaria Furlan. Entra in segreteriia Gianni Pasian, sindacalista con una esperienza ultraventennale nella Filca Cisl, che succede ad Alfio Calvagna dimissionario per ricoprire un nuovo incarico alla Cisl del Veneto. Per rendere ancora più efficiente la macchina organizzativa, alla Segreteria è stato inoltre affiancato uno staff con competenze trasversali, composto da Andrea Misericordia, della Femca, e Bruno Deola, della Fim. Eletta infine alla guida del Coordinamento donne la delegata Alessia Salvador.

“Oggi è un momento di condivisione del percorso fatto fin qui – ha detto Bonan nella sua relazione introduttiva – e di definizione della progettualità che dobbiamo perseguire nel nostro lavoro quotidiano di dirigenti e di tutti coloro che apportano il loro contributo nella Cisl territoriale, per rafforzare ed espandere la nostra capacità di affrontare le complessità che questa epoca ci affida, e affermare, attraverso la rappresentanza e la partecipazione dei lavoratori, azioni volte a garantire l’equilibrio economico generale, l’equa distribuzione delle risorse e ad assicurare la coesione sociale”.

Un obiettivo per il quale è necessario “ripensare il lavoro, approcciando con maggiore convinzione tutte quelle forme smart che possono generare l’avvio di nuove modalità lavorative e garantire la capacità di bilanciare in maniera equilibrata il lavoro e la vita privata”. “Il tempo della ripresa – ha proseguito Bonan nella sua relazione – deve rinsaldare i principi di relazioni sindacali positive e fiduciarie tra tutti i soggetti di rappresentanza: siamo impegnati a portare avanti quotidianamente una diffusa contrattazione a tutti i livelli e, tavoli di trattativa con molti interlocutori per definire politiche per lo sviluppo sostenibile e la competitività nel sistema economico-sociale. Occorre investire sulla qualità e sulla stabilità del lavoro, in primis sul capitale umano: dobbiamo dare risposte ai giovani, perché la loro precarietà è una ferita per l’intero sistema sociale, per l’economia e tutti noi”.

Annamaria Furlan, nel concludere i lavori del mattino, ha espresso apprezzamento per la relazione di Bonan, “incentrata sul territorio, proprio come la Cisl è profondamente radicata nella comunità che rappresenta, in un modello di organizzazione sindacale che attraverso la leadership diffusa è inclusiva. Mettere al centro la persona, dopo tanti anni di crisi che hanno messo in discussione cosa vuole dire rappresentare bisogni ed esigenze, significa prendersi in carico la persona”. Rispetto alla contrattazione, Furlan ha affermato “la necessità di una contrattazione di secondo livello, sia nel pubblico che nel privato, tarata sui bisogni e la specificità di questo territorio”. Sull’autonomia, ha detto che “ci sono già temi su cui esercitarla, dalla gestione del mercato del lavoro, alla formazione professionale: basta saperli gestire”. Furlan si è infine soffermata sul tema delle pensioni e della Legge di bilancio 2018, in discussione in questi giorni al Senato. “Solo l’Italia incrocia le modifiche della legge Fornero all’aspettativa di vita. I lavori non sono tutti uguali. L’Ape social ha rimesso in discussione un assunto ingiusto, individuando una prima serie di categorie su cui riaprire le possibilità di uscita. Ora stiamo affrontando con il Governo il tema dell’aspettativa di vita: vanno identificate velocemente le categorie a rischio”.

 

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