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Consumatori. Tari gonfiata, in vista dei rimborsi i comuni già annunciano aumenti. Adiconsum: “Se cosi fosse, atto gravissimo”

Pubblicato il 14 Nov, 2017

14 novembre 2017 – “I cittadini vittime della Tari gonfiata, una volta recuperate le bollette degli ultimi 5 anni, devono contattare le nostre sedi territoriali (più di 150 sparse sul territorio nazionale) per farne verificare la correttezza e, nel caso risultassero errate, per poter recuperare quanto versato in più, di farsi assistere nella presentazione della domanda al Comune ed eventualmente alla Commissione tributaria”. E’ il consiglio di Adiconsum ai cittadini alla luce dopo aver appreso che alcuni enti locali, in vista dei rimborsi ai cittadini per gli errori di calcolo sulla Tari, dopo aver calcolato le perdite che subiranno per rimborsare quei cittadini a cui hanno inviato una bolletta della TARI non corretta,  hanno annunciato aumenti per il prossimo anno, in quanto il costo dello smaltimento dei rifiuti va comunque coperto”. 

“È come un gatto che si morde la coda la vicenda della tassa sui rifiuti Tari – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – Come altre vicende accadute nel nostro Paese, a rimetterci è sempre il consumatore. Ci auguriamo – conclude De Masi – che gli annunciati aumenti fatti da alcuni Comuni non vengano confermati, perché vanificherebbero i rimborsi. L’errore è stato dei Comuni e sono loro che se ne devono assumere l’onere. Non ha alcun senso rifarsi su tutti i consumatori per propri errori, sarebbe un atto gravissimo”.

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