Puglia. Convegno Cisl a Taranto sul CIS, il contratto Istituzionale di Sviluppo per l’area di crisi della città

22 Novembre 2017 – “CIS…e le nostre vocazioni” il convegno  organizzato dalla Cisl Taranto Brindisi insieme con la Cisl Puglia, sul contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’area di crisi di Taranto. Intento dell’iniziativa, che si è tenuta stamani presso l’Hotel Mercure Delfino, in viale Virgilio, n. 66 a Taranto, quello di contestualizzare le correlazioni tra gli interventi previsti dal Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’area di crisi di Taranto (Cis) e settori specifici, dalla Cultura al Turismo, intesi come ulteriori vettori di sviluppo e di occupazione aggiuntiva, con particolare riferimento ai giovani. I lavori moderati dal giornalista Domenico Palmiotti Capo Servizio della Gazzetta del Mezzogiorno – Edizione di Taranto, sono stati introdotti da una relazione del segretario generale Cisl Taranto Brindisi Antonio Castellucci. 

Sono intervenuti:
Il Prof. Riccardo Pagano dell’Università di Bari: “Esiste oggi una nuova questione meridionale, nel senso che la forza-lavoro è fatta di entità immateriali e non più solo di braccia e con una emigrazione giovanile al Nord e fuori del Paese, sempre più in crescita.”
Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia: “Puntiamo ad una Agricoltura gestita nel segno della trasparenza e della piena legalità. Taranto può essere l’esempio virtuoso del passaggio dall’emergenza all’opportunità. Bonifiche non solo industriali ma anche agricole. Necessità di recuperare suolo da coltivare anche per sperimentare nuove colture.”
Leonardo Giangrande Presidente di Confcommercio Taranto: “Recuperare a Taranto i guasti ambientali determinati dall’industria pesante. Non è vero che si sta uscendo dalla crisi, non raggiungiamo ancora la parità tra in numero di aperture e di chiusura delle imprese commerciali e turistiche. Nel Turismo, in particolare, siamo ancora l’ultima provincia della Puglia. Non chiediamo assistenzialismo ma possibilità di fare programmazione.”
Fulvio Lino Di Blasio, Segretario Generale Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio: “Taranto è stata individuata tra le porte di accesso del turismo in Italia. Fare accessibilità digitale oltreché infrastrutturale. L’organismo di partenariato della risorsa mare, che comprende anche le Organizzazioni sindacali, è uno dei cardini dell’azione lungo cui deve svilupparsi l’azione dell’Autorità di sistema per implementare più imprese, più lavoro, più occupazione. Tra le nostre priorità c’è anche quella di rilanciare il rapporto tra il Porto e il territorio.
Daniela Fumarola Segretaria generale della Cisl Puglia: “Driver importanti per lo sviluppo in questo territorio si confermano l’Agricoltura, l’Industria, l’Ambiente, il Turismo, la portualità. Finora però è mancata una visione d’insieme, un fare sistema che per noi significa mettere a frutto il CIS, il Patto per la Puglia (5,4 milioni), il Patto per la città metropolitana. Benissimo l’attenzione particolare del Governo per il Mezzogiorno e per la Puglia. Il recente rapporto della Banca D’Italia dice chiaramente che la Puglia può conservare il trend di crescita a condizione che si aprano i cantieri e si crei nuova occupazione. No alle contese politiche ma esercizio della coesione e della corresponsabilità perché esse diventino strategie vincenti.
Eva degl’Innocenti Direttrice del Museo nazionale MarTA: “Il nostro Museo è eccellenza italiana benché carente di organico. In ogni caso esso ha contribuito a creare un legame identitario con la città di Taranto. E’ diventato la casa dei tarantini. Di recente approvato dalla Commissione europea il progetto Interreg per cui recupereremo il mare come elemento culturale non più solo balneare. I bambini, grazie alla didattica infantile, sono diventati i nostri ambasciatori; oggi il turismo familiare al Museo è in fortissimo incremento. Facciamo nostra la cultura della legalità, della trasparenza e della meritocrazia nella valutazione di progetti in partnership. Si a progettualità per sviluppo del turismo legato al superamento delle carenze infrastrutturali oggi esistenti nel territorio ionico.”
Donato Pentassuglia Presidente della IV Commissione regionale (Sviluppo Economico): “All’interno di un progetto di sistema, garantire un’obbligazione legalmente vincolante per le Amministrazioni pubbliche, al fine di potere spendere le risorse che sono disponibili. Dopo due anni di lavoro, con 500 mila euro completeremo l’iter della Legge per Taranto per la quale ho chiesto l’istituzione di una task force specifica. Le nostre vocazioni, se legate e fatte correre insieme con Industria 4.0, attiveranno condizioni favorevoli per corrispondere alle attese dei cittadini.
On. Claudio De Vincenti Ministro per la Coesione territoriale: “CIS esempio di visione e concretezza. Per superare la monocoltura industriale a Taranto, cultura e turismo, come agricoltura e agroalimentare possono contribuire in modo determinante, aprendo una strada importante all’interno di un processo diversificato di sviluppo del territorio. La memoria è il legno con cui si costruisce la nave del futuro. Ritrovare l’orgoglio di essere tarantini, pugliesi, italiani, per ridarci il senso di come possiamo costruire il nostro futuro. CIS firmato a dicembre 2015, oggi i finanziamenti per 964 milioni vedono già impegnati 490 milioni in lavori conclusi o in corso di conclusione; ulteriori 221 milioni sono spesa già erogata. Disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno: crediti d’imposta e investimenti aumentati in Legge di bilancio, in ragione della grande richiesta pervenuta. Firmato il decreto ministeriale “Resto al Sud” che sta per diventare operativo mentre Banca delle Terre è in fase di perfezionamento e può diventare anch’esso ulteriore opportunità a disposizione dei giovani.”
Conclusioni:
Giovanna Ventura Segretaria confederale nazionale Cisl: “Se non parte dal Sud la ripresa, non riparte il Paese. Ma agli sforzi del Governo deve corrispondere altrettanta concretezza da parte delle Regioni. Quest’ultime non devono esercitare potere improprio nella fase del rilascio delle concessioni. Università, ricerca, investimento formativo sui giovani, sono fondamentali anche in ragione dei nuovi strumenti che sono ormai a disposizione di tutti i settori di sviluppo. Nel confronto con il Governo sul sistema delle pensioni la Cisl ha esercitato senso di responsabilità. Lasciare tutto invariato e magari rinviare alle decisioni di un nuovo Governo non era utile per i lavoratori ed i pensionati che rappresentiamo. Noi, a differenza di altri, abbiamo messo al centro l’interesse comune.

 

 

 

 

 

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