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Calabria. Preoccupazione della Cisl e Fp per la situazione della Sanità calabrese

Pubblicato il 22 Nov, 2017

22 novembre 2017. La spesa sanitaria della Regione Calabria è di nuovo fuori controllo. E’ quanto emerge dal Tavolo Adduce che ha messo in rilievo come i servizi su tutto il territorio siano insufficienti e non in grado di garantire neanche i LEA. “Eppure -scrivono in una nota congiunta il segretario generale CISL Calabria Paolo Tramonti e il segretario generale FP CISL Calabria Luciana Giordano-  quanto prospettato dal Commissario Scura in occasione degli ultimi incontri con le Organizzazioni Sindacali e con i manager delle Aziende Sanitarie ed  Ospedaliere nulla aveva fatto presagire in termini di disavanzo della spesa sanitaria. Anzi, i toni erano stati oltremodo positivi, sfoggiando dati che indicavano un netto recupero sia in termini di garanzia dei LEA sia in materia di pianificazione e contenimento della spesa sanitaria. Ed ecco che, inesorabilmente, invece arriva il verdetto del Tavolo Adduce che, certificando un disavanzo per il 2017, il cui importo supera sicuramente i 100 milioni di euro ma potrebbe addirittura attestarsi oltre i 150 milioni, decreta il fallimento di ogni tentativo di risanamento e rilancio del Sistema Sanitario regionale.
A nulla sono serviti i sacrifici richiesti ed imposti al personale e ad un’utenza sempre più  sfiduciata e rassegnata a sopportare tutto lo sfascio di una Sanità alla deriva, a partire dalle inevitabili spese di una mobilità passiva per ottenere in altre Regioni quelle cure e quell’assistenza che il Sistema sanitario “nostrano” non è in grado di offrire. Un Sistema che necessita, innanzitutto, di un Direttore Generale assegnato in forma stabile e definitiva al Dipartimento Salute e non ad interim. Un Dirigente che abbia la possibilità di rivedere e riorganizzare, prima di ogni cosa, la Struttura interna per poi avviare con le giuste risorse umane e le indispensabili professionalità tutti gli atti necessari ad esercitare le funzioni di programmazione e controllo, propedeutiche alla reingegnerizzare la Sanità calabrese. Ed invece si continua a privilegiare la via della provvisorietà e delle gestioni straordinarie in un Settore che ha urgente bisogno di stabilità e coerenza. Mentre si corre il rischio concreto di ulteriori balzelli a carico dei calabresi è inaccettabile la decisione di corrispondere indennità aggiuntive ai Direttori Generali delle varie Aziende Ospedaliere e Sanitarie, soprattutto se la misurazione e la valutazione del risultato vengono inquadrate nell’ambito della situazione descritta e certificata dal Tavolo Adduce. La CISL conclude con un augurio ed un invito rivolti a tutti i  Direttori Generali, alla Struttura commissariale, al Dipartimento Salute e a tutta la Giunta regionale. L’augurio è che i D.G. continuino a raggiungere tutti gli obiettivi loro affidati mentre l’invito è quello di verificare sul territorio, come fa la CISL quotidianamente,  se il servizio reso ed il servizio atteso da cittadini ed utenti abbiano raggiunto un fattore di scostamento accettabile o se invece ancora la Calabria è lontanissima dal raggiungere livelli di assistenza sanitaria che siano in linea con il resto d’Italia e d’Europa”.

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