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Calabria. La Cisl regionale a sostegno del pacchetto pensioni

Lamezia Terme, 28 Novembre 2017 – Nell’ambito delle iniziative indette dalla Cisl nazionale a sostegno dell’intesa con il Governo sul pacchetto previdenza, si è svolto oggi a Lamezia Terme il Consiglio Generale della CISL Calabria alla presenza del Segretario Generale FAI CISL Luigi Sbarra e del Segretario Confederale Cisl, Piero Ragazzini. Grande la partecipazione  di dirigenti, quadri, lavoratori, RSU, RSA e delegati, ai lavori dell’appuntamento introdotti dal Segretario Generale CISL Calabria Paolo Tramonti che nella sua relazione introduttiva, ha affrontato tutte le principali questioni politico-sindacali del momento con particolare riferimento ai risultati raggiunti sulla previdenza nel confronto con il Governo.

“Le modifiche apportate alla Legge Fornero – ha affermato Tramonti – sono importanti se si considera che fino a poco tempo fa la suddetta legge sembrava intoccabile. Così come sono importanti i provvedimenti contenuti nella stessa Legge di Stabilità con particolare riferimento ai fondi stanziati per la forestazione e gli ex LSU/LPU. E’ necessario adesso che la nostra delegazione parlamentare eserciti una attenta azione di vigilanza affinché non vi siano modifiche rispetto a quanto predisposto dal Governo.

Sul fronte regionale per la CISL urge un salto di qualità nell’attività politico-istituzionale per affrontare le tante emergenze sociali presenti e al contempo rilanciare sui temi della crescita e dello sviluppo. In questo senso occorre mettere in campo una decisa accelerazione sugli interventi previsti nel POR, nel PSR e nel Patto per la Calabria. A questo proposito va convocato al più presto il tavolo del partenariato economico e sociale, come più volte richiesto dalla CISL.

Sulla SANITÀ gli esiti del Tavolo Adduce sono la dimostrazione della insostenibilità dell’attuale situazione con una spesa nuovamente fuori controllo a fronte di servizi insufficienti e non in grado di garantire neanche i LEA. E’ sconcertante come a nulla sono serviti finora i sacrifici richiesti ed imposti al personale e all’utenza calabrese costretta ad emigrare in altre Regioni per ottenere cure e assistenza.

Sul SOCIALE occorre integrare i recenti provvedimenti governativi sull’inclusione in modo da offrire una rete di protezione alle sempre più ampie fasce di popolazione che nella nostra Regione vivono una condizione di crescente disagio. I dati sulla povertà minorile, diffusi proprio in questi giorni, devono rappresentare un monito per tutta la comunità calabrese e soprattutto per chi ha responsabilità istituzionali e politiche. La Calabria è la Regione con il più alto tasso di povertà minorile in Italia con ben il 47% dei bambini e degli adolescenti sotto la soglia della povertà relativa a cui si aggiungono i dati drammatici sulla dispersione scolastica.

Sul LAVORO la CISL, continua a rivendicare il varo di un piano straordinario strettamente legato alle prospettive di rilancio economico e produttivo utilizzando risorse comunitarie, nazionali e regionali.

Per la CISL non è il momento di spaccature e lacerazioni nella società calabrese ma quello dell’impegno comune coinvolgendo tutti i soggetti politici, istituzionali, imprenditoriali, sociali della nostra Regione.
Dopo i numerosi interventi dei delegati, RSU, pensionati, che hanno unanimemente espresso un giudizio positivo sull’intesa sulla previdenza, sono intervenuti il segretario generale della FAI CISL Luigi Sbarra e il segretario confederale Piero Ragazzini.
“Il documento sulle pensioni – ha sottolineato Luigi Sbarra – è una conquista importante, che dà compimento a un percorso lungo due anni e dà forma concreta a innovazioni attese da tanto tempo, specialmente dai lavoratori dei comparti agroalimentari. Si smantella in particolare il cardine della Legge Fornero, secondo cui tutti i lavori sono uguali e devono sottostare a identiche regole previdenziali: una impostazione assurda, che equiparava il lavoro di un bracciante agricolo o di un imbarcato della pesca a un lavoro impiegatizio. Questo difetto oggi è finalmente superato grazie all’impegno e alla costanza della Cisl al tavolo di trattativa con il Governo”.

“Il sistema agroalimentare e ambientale italiano si fonda sulla specificità di lavori spesso faticosi, duri, logoranti, senza i quali l’Italia non potrebbe esprimere la propria eccellenza nel mondo. Riconoscerne la centralità e la specialità significa contribuire, specialmente nel nostro Mezzogiorno, alla costruzione di una crescita più equa e sostenuta, basata sulla distintività, la territorialità, la difesa degli ecosistemi e della biodiversità. Un’operazione che non è di semplice conservazione, ma presuppone invece un lavoro attivo e di qualità, investimenti adeguati, innovazione sostenibile, modelli previdenziali più giusti e un turnover che faccia entrare tanti giovani nel mercato del lavoro assicurando il necessario aumento di produttività”.
Ha concluso i lavori il segretario Confederale Piero Ragazzini il quale ha ricordato “come i risultati importanti conseguiti sulla previdenza sono il frutto della costante iniziativa della CISL che negli ultimi due anni non ha mai mancato di incalzare gli interlocutori politici e istituzionali. Possiamo dire che oggi – ha proseguito Ragazzini – si sancisce definitivamente che non tutti i lavori sono uguali e che i lavori più gravosi vanno sottratti alle rigide regole imposte dalla Legge Fornero. Né vanno sottovalutati i risultati ottenuti sul lavoro con le agevolazioni previste per i nuovi assunti al Sud e quelli in materia di contrasto alla povertà
Ma l’azione della CISL non si ferma qui, il nostro impegno proseguirà anche in futuro affinché vengano introdotte ulteriori modifiche migliorative.
Con questa intesa la CISL conferma di essere al cento per cento un sindacato che contratta e che preferisce battersi per risultati immediati nell’interesse esclusivo dei propri associati, dei lavoratori, dei pensionati”  ha concluso Tramonti. 

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