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Veneto. Cisl: “Dai dati Dell’Ufficio Studi Belluno Treviso risultano 860 posti di lavoro recuperati in un anno”

Pubblicato il 7 Dic, 2017

Belluno, 7 dicembre 2017. Dal settembre 2016 alla fine dello stesso mese di quest’anno, sono stati recuperati 860 posti di lavoro in provincia di Belluno. L’economia e il mercato del lavoro sono ripartiti: se nell’aprile 2014, momento più drammatico della crisi, all’appello mancavano 9.070 posti di lavoro, a settembre 2017 i posti che mancano sono 5.245. Il terzo trimestre, influenzato pesantemente dal ciclo turistico, non ha brillato, ma se si considera il semestre aprile-settembre, che include tutti i contratti legati alla stagionalità, i dati elaborati dall’Ufficio Studi della Cisl Belluno Treviso mettono in luce un importante turnover e un positivo dinamismo del mercato del lavoro. IL TRIMESTRE – Il periodo luglio-agosto-settembre mostra un andamento negativo perché legato ai contratti stagionali che cessano in settembre: il saldo fra assunzioni e cessazioni è pari a -2.250. In termini settoriali, la diminuzione delle posizioni nel terzo trimestre è ascrivibile principalmente ai servizi turistici (-1.465, un calo dovuto al ciclo stagionale e al saldo positivo del secondo trimestre pari a +1.140), occhialeria (-250) e metalmeccanico (-220). Positivo il saldo del comparto istruzione (330), in modesta crescita anche le costruzioni (20). Osservando le forme contrattuali il saldo negativo è legato ad una diminuzione più forte rispetto al 2016 dei contratti a tempo determinato (da -855 a -1.410) e dei contratti di somministrazione (da -115 a -735). Negativo il saldo dei contratti di apprendistato (-15, era -30 nel 2016), come il saldo dei lavoratori a tempo indeterminato che passa da -25 del 2016 a -90 del 2017. Boom dei contratti a chiamata, quadruplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. IL SEMESTRE – Se si osserva il semestre aprile-settembre, i dati si riequilibrano, poiché tengono conto della tipica stagionalità estiva del bellunese. Infatti i saldi sono in linea con l’anno precedente. A cambiare invece è il numero assoluto delle assunzioni e delle relative cessazioni, che dimostrano come il mercato del lavoro abbia assunto, in questo periodo, maggiore dinamicità. Le assunzioni del 2017 sono di 11.430, ben 1.245 in più del semestre 2016 (10.185). Tuttavia, anche le cessazioni questo semestre sono 11.305, 1.285 in più rispetto al 2016 (10.020). L’ANNO – Sono i servizi a trainare la ripresa, con un saldo di 650 a chiusura del periodo ottobre 2016-settembre 2017, il doppio rispetto all’anno precedente. Fra i servizi, bene il turismo (che chiude con 285 posti di lavoro in più), il commercio all’ingrosso, che passa da un saldo 10 del 2016 a 115 del 2017 e il comparto sanità/servizi sociali (da -5 del 2016 a 130 del 2017). L’industria cresce (165 il saldo), anche se meno dell’anno precedente: rallenta soprattutto l’occhialeria, che chiude con un saldo di 35 contro il +850 dell’anno passato, mentre il settore metalmeccanico si mantiene sostanzialmente stabile con un saldo di 160. Le costruzioni sono in ripresa: il segno negativo passa da -90 del 2016 a -10 del 2017. L’ANALISI – “Anche a Belluno – sottolinea Rudy Roffarè, Segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso – il mercato del lavoro è in ripresa e in consolidamento, ma nel corso di questi mesi ha avuto un lieve rallentamento della performance occupazionale che s’iscrive in un trend comunque positivo. La dinamica del terzo trimestre 2017 evidenzia un lieve rimbalzo negativo dopo un secondo trimestre che era andato molto bene. Vi è molta dinamicità nel mercato del lavoro, il che dimostra un territorio vivo, dove anche le assunzioni e le cessazioni sono aumentate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Qualche segnale di rallentamento arriva dal settore dell’occhialeria, mentre il turismo e il metalmeccanico confermano buone performance. Rimane fondamentale, da parte sindacale, insistere nel creare un buon sistema di formazione continua delle professionalità, in quanto le figure richieste sono sempre meno quelle generiche e viene richiesto, al contrario, specializzazione e conoscenze specifiche”. “La vera sfida – aggiunge Gianni Pasian, Segretario Cisl Belluno Treviso – sta nella formazione continua e nel gestire virtuosamente l’incrocio fra la domanda e l’offerta. i numeri parlano di una lenta stabilizzazione del mondo del lavoro, e sono convinto che soprattutto in provincia di Belluno una partita importante per lo sviluppo del territorio sia negli investimenti pubblici: in questo senso, Cortina 2021 può essere una opportunità non solo nel l’immediato, se gli investimenti terranno conto anche delle esigenze attuali e future dei territori”.

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